Una necessaria premessa: il mio nickname è maldinipersempre. Un messaggio chiaro ed inequivocabile. Quel cognome ha segnato l'epopea della nostra squadra. Di padre in figlio. Ha segnato anche la mia vita da milanista. Quando papà mi faceva vedere le foto di Cesare con la Coppa in mano, per evitare pericoli bausciati o di gobbitudine e nella mia giovinezza trascorsa quasi in parallelo a quella di Paolo, il più grande difensore di tutti i tempi. Il sogno incarnato.

Ieri qualcosa si è incrinato. Lo scempio Correa non era una bufala. E' vero. Sta accadendo. Stiamo pagando un giocatore che ha segnato 5 gol in stagione 40 milioni di euro più bonus.
Un bidone vero e proprio con cui finanzieremo l'acquisto di Duvan Zapata all'Atletico.
Un'operazione che supera in peggio l'acquisto di Matri per finanziare Tevez alla Juve.

Maldini e Boban non sono due sprovveduti. Sanno quanto sia mediocre questo giocatore, che io ho visto ripetutamente giocare (non parlo di sentito dire). Diamo via Silva, su cui si poteva intravedere un potenziale inespresso, per acquistare un mediocre pedatore argentino al cui confronto Berardi è George Best.

Cui prodest? A Mendes? A qualche affare di Elliott con la variegata proprietà dell'Atletico? Non voglio immaginare altro, già cosi è abbastanza penoso.

La credibilità di Maldini come Dt, nonostante qualche buona operazione, viene completamente frantumata da questa operazione. Il nostro dio Apollo è sceso dal carro è si è sporcato con lo sterco.
Questa operazione ha una sinistra somiglianza a quelle fatte in ciabatte ad Ibiza dal geometra.

E Boban? Già Boban... sembra lì in rappresentanza di agenti vari ed assortiti, mentre Gazidis non produce un euro di ricavi addizionali ma è uno dei manager più pagati in tutta Italia.

Avevo più speranze nel momento in cui risalivamo per la seconda volta dalla serie B con Canuti, Pasinato e Tassotti.

L'olezzo nauseabondo che emana questo putrido affare non potrà essere cancellato da una vittoria. Il calcio è una sorta di rito religioso, con i suoi rituali, i suoi fedeli, le sue sacralità.
Nel tempio del Milan troppi dei sono caduti in questi anni e la caduta non si arresta.