I procuratori nel mondo del calcio hanno subito un'evoluzione negativa negli ultimi 20 anni, causa la sciagurata sentenza Bosman.
Faccendieri senza scrupoli, raccomandati, figli d'arte senza arte né parte, prestanome, spesso senza uno straccio di laurea o titolo di studio che ne certificasse una minima competenza economica giuridica. I fuoriclasse del settore gli equivalenti dei Messi, Ronaldo, Mbappe', non sono in grado di articolare una frase compiuta nella loro lingua d'origine. È come se Messi, Ronaldo e Mbappe' fossero arrivati ad essere fuoriclasse senza saper calciare un pallone. 
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La Fifa alla buon'ora si è risvegliata dal torpore, dopo che la valanga economica ha travolto le società di calcio, vittime e complici di questi soggetti (salvo qualche rara eccezione) con un pannicello caldo sui limiti alle commissioni, suscitando le ire dei pizzoprocutori e ripristinando degli esami per accedere alla professione. Provvedimenti a dir poco insufficienti. Il mercato è in mano ad un oligopolio di soggetti, sfiorati spesso da inchieste giudiziarie.
L'unico mezzo di comunicazione, e non lo scrivo per piaggeria, che ha toccato questi argomenti ed altri altrettanto vergognosi come le "plusvalenze" creative, è questo sito. Mutismo assoluto su tutti gli altri mezzi di comunicazione. Probabilmente temono ritorsioni o non ricevere la velina di mercato in anteprima. 
La quasi totalità delle società dei massimi campionati dovrebbe portare i libri in tribunale. Altro che quella buffonata del FFP.
Quando i debiti superano il fatturato, ciao core, come direbbero a Roma.
Nel calcio addirittura i debiti sono multipli del fatturato.
Una situazione economica di questo tipo è tollerabile per qualche anno, per aziende ad alto contenuto tecnologico e/o innovativo. Non mi pare sia il caso delle società di calcio. Le soluzioni per migliorare sono in realtà piuttosto semplici, ma scomode per i pizzoprocuratori ed i loro pesci pilota.
Eliminazione di qualunque commissione che non sia legata al l'ingaggio percepito dal calciatore.
Tetto salariale commisurato al fatturato.
Azzeramento del FFP, favorendo nuove proprietà ed investimenti da ripianare a lungo termine. Qualcuno potrebbe pensare che questa misura favorisca investimenti faraonici che si tramuterebbero in debiti non esigibili. Non è così. Vi sono varie clausole e garanzie largamente utilizzate nel mondo bancario per favorire la ristrutturazione delle crisi aziendali. Vi immaginate una proprietà che scappa dopo aver affossato i più importanti clubs del Mondo? Non ci sarebbe luogo dove potrebbe nascondersi ed il danno reputazionale così grande che comprometerebbe seriamente il core business della proprietà.

Le soluzioni non sono particolarmente complesse, ma l'intreccio di affari ed interessi fra dirigenti calcistici e pizzoprocuratori sono a volte così stretti ed intrecciati, divenuti un groviglio quello sì, difficile da dipanare. Questo è ciò che impedisce soluzioni che anche un pischelletto che non abbia dormito sui banchi dell'università potrebbe suggerire agli scienziati delle varie organizzazioni calcistiche internazionali. A proposito, vi siete mai chiesti come si viene selezionati per lavorare alla Uefa od alla Fifa? 
Questa stagione i pizzoprocuratori, come avrete notato sono piuttosto effervescenti.
Il motivo? Le limitazioni scattano fra un anno, quindi le commissioni alla Pogba, saranno impossibili a partire dalla stagione 21/22.