Tra montagne di debiti e ferite da leccare, lo spettacolo appena finito è già ricominciato.
Adesso c’è la giostra degli allenatori. Gattuso rifiuta la Fiorentina e la Lazio ci punta forte ma Inzaghi interessa alla Juve che però sta parlando con Allegri prima che il Napoli chiuda con Sarri perchè Pirlo è destinato all'estero mentre De Zerbi ha già casa davanti allo stadio dello Shaktar.
In tutto questo Juric sta seriamente pensando di darsi al Texas Hold'em,  un gioco con sensibilmente meno incognite del calcio e soprattutto con commentatori meno ipocriti.
Carletto Mazzone e Gigi Radice sono alla finestra ad aspettare un grande progetto.

Strano sport il calcio, la cui imprevedibilità è data più dalle chiamate "ad minchiam" del var che dalle traiettorie improvvise della palla. Una volta c'erano le punizioni di Batistuta o di Mihailovich a risolvere una partita, adesso ci sono gli azzeccagarbugli.
In questo maremagnum si legge di Gattuso che se la sarebbe presa per la foga della Fiorentina contro il suo Napoli o di Cairo che ha accusato Immobile di aver giocato con il sangue negli occhi...
Ci sarebbe da ridere se non si parlasse di professionisti ben pagati per tirare calci ad un pallone.
E allora tutti giù a scrivere che a Rino non è piaciuto lo sfogo di Commisso o non ha gradito il puzzo di sudore degli 11 viola: tutti a dire la loro ma nessuno che sapeva la sua! 

La verità è che questo sport così tanto amato e supportato, specialmente dai tanti vecchi ragazzi della mia generazione che hanno girato in lungo e in largo l'Italia e l'Europa per seguire la propria squadra, sta invece diventando un fenomeno molto simile al Wrestling, dove la spettacolarizzazione dell'evento è più importante dell'evento stesso e il risultato finale diventa un dettaglio finanziario.
Logiche di mercato, introiti, merchandising, società di procuratori, fondi di investimento: tutto per spremere sempre di più una gigantesca macchina da soldi nella quale ci mangiano tante, troppe persone.
Questa è la sacrosanta verità: ma allora perché ci scandalizziamo per la Superlega? Non esiste già da tempo una Superlega che si chiama campionato di serie A dove le squadre più blasonate vengono tutelate molto di più delle provinciali o delle neopromosse?
Agnelli è andato a cercare più soldi per rimettere in sesto i bilanci della sua società inventandosi un altro circo barnum da collocare in spazi orari e giorni non occupati da campionati, coppa Italia, Champions, Uefa coppa del nonno ecc... che ha fatto di così scellerato che non era già stato fatto anni prima?
Oppure il problema è solo perché non ha diviso la torta con i vecchi compagni di merende?

Da tifoso viola fuggo al colore bianconero, nerazzurro e rossonero, ma lo vorrei vedere il campionato di serie A senza la Juve, l'Inter e il Milan impegnati nella superlega ed estromessi dalle nostre parti: durerebbe forse 5 giornate e poi chiuderebbe per mancanza di spettatori.
Io stesso preferirei vedere Juve-Real Madrid che non Fiorentina-Albinoleffe. Eppure sono un tifoso, ma ragiono con la mia testa e dopo essermi reso conto che sono tutti incontri di Wrestling almeno cerco di scegliere quello più blasonato.

Quello che forse non hanno ben presente i macchinisti di questa giostra è che essa può essere riverniciata, ingrandita, aumentata di velocità e di capienza, ma in ogni caso funziona e continuerà a funzionare solo se lo spettatore continuerà a pagare il biglietto, la visione in tv, il cappellino, la maglia e ultimo, ma non ultimo, continuerà  a leggere i giornali, sia su carta che digitali.
Certo sarebbe bello che al sindacato calciatori, a quello delle società e degli arbitri si aggiungesse anche il sindacato dei tifosi e che un bel giorno incrociasse le braccia dicendo: "sai che c'è di nuovo oggi? Che si sciopera noi!"
Che risate mi farei...
Ma purtroppo questo è solo un sogno e, a proposito: Rino Gattuso è il nuovo allenatore viola, Rocco Commisso aveva fatto le cose a modino da diverso tempo e come sempre... molti non ci avevano capito una mazza.
Come diceva un grande filosofo dei nostri tempi ahimè scomparso: "Dammi retta palle!".