Oggi Piatek non ha fatto male, ha creato almeno tre situazioni pericolose non concretizzate da lui e dai compagni. Il polacco non è un campione. E' un buon giocatore. Milik al netto degli infortuni è più forte e completo di Piatek. Ho spesso letto parole in libertà rispetto al fatto che il nostro centravanti preferisca giocare da solo in attacco. Nulla di più falso. Il miglior Piatek è quello che ha giocato con una spalla come Kouamé al Genoa. Il vero problema dell'attacco del Milan, irrisolto ormai da anni, che ci trasciniamo stancamente da Montella in avanti, sono gli attaccanti esterni del 4-3-3.

Il Milan ha Calhanoglu e Suso che in due non fanno un buon attaccante esterno, uno da 10/15 gol a campionato. Questa è la realta dei fatti e dei numeri, che sono piuttosto cocciuti. Quindi la maledizione del 9, come tutte le superstizioni, è falsa ed affonda le su radici nell'ignoranza. Ignorare che Suso gioca sì e no tre mesi all'anno e che Calhanglu non arriva a 5 gol a campionato.

La stagione è ormai compromessa. Solo un mezzo miracolo sportivo potrebbe permetterci di avere qualche ambizione in Coppa Italia. Intanto continua la solfa di Ibra. Sinceramente, non essendo amante delle soap opera sono stufo. La questione non è Ibra si o Ibra no, ma Ibra perchè? Per sostituire Piatek? Se fossimo a ridosso della zona Champions, con un buon rendimento degli attaccanti esterni e mediocre del centravanti, sarebbe comprensibile. Ad oggi mi sembra solo una manovra di distrazione di massa.

I mezzi economici del Milan, non quelli di Elliott, per varie ragioni, sono limitati. Sarebbe quindi il caso di concentrarsi sui fatti. Come giocherà il Milan dopo la sosta? Con il 4-3-3 oppure con un modulo a due punte? Nel primo caso, bisogna trovare due attaccanti esterni in grado di segnare e di stare vicini a Piatek. Non credo che Hazard, Pulisic, Sancho, Messi, Neymar e Mbappé siano disponibili. A questo punto bisogna guardare a giocatori di buon livello più abbordabili ed iniziare a programmare la prossima stagione.

Liberarsi in qualsiasi forma, cessione, prestito, baratto di Calha e Suso e dentro due veri attaccanti esterni. Il primo nome della lista a mio parere dovrebbe essere Berardi. Testa matta, discontinuo, ma uno che i gol e gli assist li fa. Sull'altra fascia punterei ad un cavallo di ritorno: El Shaarawy. Ha già fatto il suo mucchietto di milioni in Cina in 6 mesi. Con un buon ingaggio e sganciando 16 milioni ai cinesi, si potrebbe riportarlo in Italia, anche perchè punta all'Europeo. Un'alternativa della scuderia Raiola (ahimè) potrebbe essere Kean, che ha già giocato con buoni risultati in quella zona di campo. Un altro giocatore papabile è Keità Balde. Un altro discontinuo, talentuoso e bizzoso, che però alla fine della fiera i 10 gol a campionato se non ha infortuni li fa. Questi mesi servirebbero a sperimentare sul campo questi giocatori senza particolari pressioni.

Vi sono altri due equivoci da risolvere: Paquetà e Kessie. O si decide di dare fiducia al brasiliano incondizionatamente oppure è meglio venderlo. Io venderei anche Kessié, prenderei un onesto pedatore che possa far rifiatare quelli che sarebbero a quel punto i titolari, ossia Krunic e Bonaventura. I quattrini ricavati da queste cessioni andrebbero utilizzati per prendere Tonali, lasciandolo al Brescia fino al termine della stagione. Magari inserendo qualche contropartita tecnica come Zanellato, Pobega oppure Brescianini. Le cessioni dei due centrocampisti oltre a quella del mediocre Calabria, oltre all'acquisto del centrocampista bresciano, metterebbe in sicurezza il bilancio, tenuto conto dei contratti in scadenza.

Alla vigilia del compleanno del nostro Diavolo, oggi ho pensato che allo Stadio qualcuno fischiava Savicevic, Seedorf, Pirlo, Sheva. Adesso ci ritroviamo Suso lì dove c'era Savicevic, Calha sulla zolla di Sheva. Che magone. Passo e chiudo. Non è un brutto sogno, è un incubo che dura da 7 anni e la Terra Promessa non si scorge all'orizzonte.