Nella mia vita raramente ho assistito ad un mercato così matto per quantità e peso dei colpi fatti da certe squadre (mancano solo Cr7 e M'bappe a dare il colpo di grazia).
Credo che questa finestra possa sancire due cose: o che la UEFA sia corrotta o che il fairplay non funzioni.

La riforma fu introdotta per ridurre l'indebitamento delle squadre che 10 anni fa navigavano nei debiti, ma quella stessa riforma, mentre puniva ad esempio il Milan, costretto a rinunciare alle coppe europee per sistemare i conti, non ha mai colpito squadre come PSG, che ancora oggi possono spendere e spandere senza che nessuno dica beh. Certo, il mercato odierno parla di parametri 0, ma gli stipendi hanno qualche zero in più.

Ora, la domanda da porsi è quale sia l'obiettivo del Fair Play: salvaguardare solamente i bilanci o anche la competitività?
La probabilità di fallimento del PSG è direttamente proporzionale alla quantità di petrolio sotto i piedi degli sceicchi, quindi rasente lo 0, ma non sono altrettanto sicuro che questa profusione di denaro garantisca anche una sana competizione sportiva. I più attenti di voi mi faranno notare che nonostante le centinai di milioni spesi, i parigini non hanno vinto nulla, vero, ma hanno tolto tanto agli altri. E vorrei riparlarne a maggio...

Qualche anno fa, nella stessa identica situazione, si trovò anche la FIA. Davanti a sé doveva garantire la salute economica del Circus e allo stesso tempo evitare che la Mercedes, con la sua noiosissima forza, ammorbasse questo sport.
No, non vi sto raccontando che nella FIA lavorino dei santi e che tutto ciò che faccia sia buono. Ha una gestione deleteria dei regolamenti e dei controlli e mille altri difetti, ma su una cosa non transige: il Budget Cap.
Non c'è scampo. 
Tu scuderia hai 118 milioni. In quei 118 non rientrano proprio tutte le spese, ma di certo i soldi che spendi per trasportare le macchine ai circuiti o farti pubblicità non migliorano la tua competitività, quindi bene che siano escluse. Non esistono sponsorizzazioni scambiate per stipendi, non esistono pagamenti in crypto. Esiste solo quel tetto, che da una parte salva i conti e dall'altro impedisce a certe scuderie di scappare.

Francamente, con le dovute proporzioni (nel calcio girano molti più soldi), credo che una riforma di questo tipo possa salvare questo sport dai procuratori, dagli sceicchi e anche da giocatori che non stanno minimamente capendo il momento storico.
Anche perchè, parliamoci chiaro, i giocatori in tutto questo sono quello che ci rimettono meno. Ormai sono piccole Srl con le gambe, che, fra le tante entrate, hanno anche la squadra per cui giocano.

Sono un matto o qualcuno condivide questo pensiero? Ditemi la vostra...