Al Milan il numero 19 non piace. Innanzitutto perché richiama alla mente il momento difficile causato dall’emergenza sanitaria (Covid-19) ma soprattutto perché non ne vuole sapere di fermarsi nel derby dopo 19 risultati utili consecutivi.
Dopo aver recuperato Zlatan Ibrahimovic e il capitano Alessio Romagnoli siamo entrati ufficialmente nella settimana della stracittadina che registra l’assenza della vittoria rossonera da quasi 5 anni. Sono stati anni molto difficili per il mondo Milan che si sono interrotti nel post lockdown senza dare il risultato sperato, quella qualificazione in champions league che manca ormai da troppi anni.
Senza registrare acquisti faraonici nella sessione di calciomercato, il Milan alla terza giornata guarda la classifica dall’alto dopo tanti anni e sabato ha l’occasione di dimostrare a tutti che i 9 punti in classifica non dipendono dalla caratura degli avversari. Contro una squadra che si è rinforzata sul piano dell’esperienza e con un anno in più di lavoro dell’allenatore sulle spalle non sarà facile ma di sicuro i giovani rossoneri proveranno a diventare “les enfants terribles”, i nuovi mostri se preferite.

Il conto alla rovescia è cominciato, Pioli vuole salutare i cugini dall’altra parte del naviglio e per i tifosi sarebbe il regalo più bello che toglierebbe l’amaro in bocca di un derby senza coreografia visto dallo schermo.