Il mio vuole essere un inno di speranza immaginando un mondo dove non ci siano più guerre e dove tutti gli esseri umani vivano in pace, esattamente ciò di cui abbiamo bisogno in questo triste momento

Così il giovane musicista di Bergamo, Davide Locatelli ha definito il suo grande gesto di solidarietà, dopo aver suonato con il suo pianoforte, proprio in mezzo alla strada, davanti al Consolato ucraino di Milano, l’inno di pace universale, Imagine; brano scritto, inciso e pubblicato nel 1971, dal grande e compianto, ex leader dei Beatles, Jhon Lennon.
Un gesto oltremodo bellissimo, che personalmente ho apprezzato molto, e che forse vale molto più di mille parole portate dal vento, soprattutto in un momento così difficile e delicato per tutto il mondo intero. Una semplice iniziativa in cui tutti dovremmo identificarci affinché anche dei piccoli gesti come questo, possano essere davvero importanti per lanciare dei messaggi di pace nel mondo e forse la musica è il mezzo più “puro” e profondo a cui possiamo affidarci per poterlo fare nel migliore dei modi. Non esistono guerre giuste perché la vita è il bene più prezioso che il “mondo” ha voluto donarci e morire uccidendosi per degli ideali di “qualcuno” che gioca con la vita delle persone innocenti, senza alcuna speranza, al momento, di potersi arrestare, significa aver già perso, in partenza, la “battaglia” ancor prima di aver vinto la guerra. Non mi esprimerò sui motivi di questo assurdo conflitto poiché già in tanti lo hanno fatto, a torto o ragione, ma quello a cui penso è che oggi non possiamo assolutamente permetterci nemmeno di nominarla la frase terza guerra mondiale, anche se, inconsapevolmente?, a livello geografico - economico – speculativo si è già inevitabilmente avviata. Un conflitto di tale portata oggi rappresenterebbe davvero il colpo di “falce” definitivo della “morte” sul pianeta terra oltre che di tutti gli esseri viventi che la popolano e la vivono. Tutti noi in questo momento siamo costretti a dover assistere impotenti di fronte alla disumanità messa in atto dal dittatore russo e dal suo esercito ma non per questo, nel nostro piccolo, non possiamo comunque contribuire tutti con grandi gesti di solidarietà unendoci, soprattutto, nell’ingente fornitura di aiuti umanitari, verso l’Ucraina, che si stanno mobilitando massivamente in queste ore. Ed è per questo motivo che anche io nel mio piccolo, prendendo proprio spunto dal gesto compiuto dal giovane pianista bergamasco Locatelli, mi sento in dovere di contribuire, come poso, alla solidarietà verso la gente che sta lottando per sopravvivere in Ucraina, con un messaggio che sia di speranza e al tempo stesso di pace, attraverso le parole del
bellissimo testo di Imagine:

“Immaginate che non ci sia nessun paradiso in cui dover credere e nessun inferno da dover temere! E' facile in fondo se ci provate! Immaginate che esista solo un grande azzurrissimo cielo, sopra di noi, con una candida luce solare ad illuminare le nostre vite!  
Immaginate tutta la gente che vive solo per l’oggi senza dover pensare anche al domani, che splendida vita sarebbe! Immaginate che non ci siano confini, ne paesi, ne città ma solo un unico grande mondo senza divisioni, senza diversità, senza frontiere e in cui tutti possono convivere felicemente in armonia! Non è difficile farlo è facile se ci provate.  
Immaginate che non esista nulla per cui uccidere, né morire né lottare, ma solo un grande mondo in cui l’unico scopo è vivere felicemente. Immaginate un mondo senza alcuna religione, senza divinità da idolatrare, dove tutta la gente è libera sia di animo che di spirito, non è difficile ma è facile se ci provate! Si potrebbe dire che sia solo un sognatore che crede ancora nell’umanità. Ma io non sono l’unico al mondo. Spero che un giorno anche voi vi unirete al nostro grido di pace e che il mondo sarà come un’unica grande entità in cui tutti hanno il diritto di vivere nella pace e nella prosperità! Immaginate un mondo senza proprietà, ne imposizioni, ne guerre e in cui non esista nulla per cui combattere e morire ingiustamente! Mi domando se ci sarà mai quel giorno in cui tutto questo odio e crudeltà finiranno, oppure se sarò stato solo un sognatore dagli occhi aperti!  
Immaginate, se potete, un bel mondo senza cupidigia, brama di potere e odio ma con un’unica fratellanza di esseri umani che vivono in armonia, in pace e per la pace. Immaginate tutta questa gente condividere tutto questo intero mondo come le note di una splendida sinfonia! Si potrebbe dire che io sia un sognatore Ma io non sono l’unico Spero che un giorno vi unirete a noi Ed il mondo sarà come un’unica entità.
No alla guerra!”

Mi sembrava più giusto mostrare la mia vicinanza e solidarietà al popolo ucraino, con l’orrore che sta vivendo in queste ore, non con i soliti discorsi fatti e confezionati perché nessuno può permettersi di fare il moralista su questa maledetta guerra combattuta solo per il delirio e la bramosia di potere di un uomo “solo” al comando.
Ma volevo “gridare”, dopo quasi dieci giorni di guerra, tutta la mia voglia di pace attraverso un inno che vuole lanciare un messaggio chiaro non solo per la guerra in Ucraina, ma anche per il terribile periodo che abbiamo vissuto, e che stiamo ancora vivendo, con la pandemia che anziché tenerci uniti per combattere un nemico comune ci ha soltanto divisi come il peggiore dei mali incurabili.
Per questo motivo il mio appello è quello di guardare al futuro per osservare attentamente la direzione che questo mondo sta inevitabilmente prendendo; dobbiamo tutti fermarci a riflettere e pensare che continuando in questo modo stiamo solamente distruggendo le nostre vite e quelle dei nostri figli!
Ma anche se posso sembrare pessimista in realtà non lo sono affatto ed è per questo che vi dico immaginate sempre un bel mondo intorno a voi per cui valga la pena di vivere la vostra splendida vita!

Ciccio