Nacqui nel 1963 ed erano gli anni in cui mio zio, Marcello Spadola, veniva acquistato giovane dalla Juve dopo un provino in cui ne fece 9, si trasferiva a Torino da giovanissimo e vinceva un campionato italiano primavera, credo fosse il 61-62.
Ero piccolissimo e tornando da Torino raccontava le gesta degli alfieri bianconeri.

Marcello se ne è andato da pochissimi anni e mi ha sempre raccontato della Juve come di un mito giovanile in grado di determinare la sua vita e la sua cultura sportiva.
Marcello, la Juve, Sivori, Charles...
Ma i miei primi veri e vivi ricordi di calcio televisivo da bambino sono quelli dell'Atzeca e dei mondiali 1970...Toluca, Leon , Guadalajara...
Abitavo con la mia famiglia in un appartamento in affitto, al centro della città... le partite messicane avevano un orario corrispondente alle nostre serate.
Ed è in questo fumo di vivi ricordi che inizia il collegamento televisivo, in bianco e nero, preceduto dalla voce mitica di Dionne Warwick e dalla note di "I say a little prayer for you" , "Do yo know the way to San Jose"  o " Walk on by"... che prosegue poi con la poesia di Nando Martellini...

I nostri eroi spazzano il Messico nei quarti con un secco 4 a 1 dopo un girone eliminatorio così così...
Ma il ricordo, ovviamente sacro, è quello della notte di Italia-Germania... con mio padre, appassionato e tifoso bianconero, che viveva in tv le partite al mio fianco, in qualche modo in forma compassata...
Quella sera, con il passare dei minuti e lo svolgimento di quell'incanto calcistico, la trepidazione e l'ansia prendevano il sopravvento ed al gol di Gianni Rivera, per liberare e scaricare la tensione accumulata, il rumore fu quello di uno sgabello rotto proprio da lui, scaraventato a terra per la gioia non più arginabile.
Ricordo i suoi occhi per sempre, intrisi di gioia. 
Ricordo i nostri eroi benissimo, ricordo come ora Il Kaiser con il blocco al braccio per tutta la partita, così elegante ed autorevole... il calcio entrava in vena per non uscirne mai più...

Da allora, ad ogni mondiale avverto la nostalgia di quei tempi, di quei collegamenti lontani, di quella musica, di quel sogno che ogni volta diventava realtà, una bellissima realtà.
Perchè di sogni è fatta la vita!