Il calciomercato degli anni 70 era un'altra vita, un altro mondo. Il calciomercato di quando avevo 10 anni era una o due pagine non ricordo in che pagina della Gazzetta o Tuttosport con il riassunto di chi aveva cambiato maglia, qualche intervista al più. Ci si godeva un nome, un ruolo e le squadre coinvolte. Durava poco, qualche settimana, a luglio. Poi le squadre andavano in ritiro e poi arrivava il campionato. Nessuno di chi oggi ha ruoli da protagonista nell'attuale calciomercato avrebbe potuto vivere o lavorare in quel contesto, agenti, procuratori, mediatori. Era un altro mondo rispetto ad oggi. 

Più avanti negli anni 80 con l'arrivo di fuoriclasse assoluti, le notizie e le dinamiche iniziarono ad essere molto diverse.  Gli agenti aumentarono la loro importanza che le squadre sempre più riconoscevano; gli stipendi non venivano più sempre trattati direttamente dal giocatore e dal presidente. Oggi il calciomercato è una realtà clamorosa ; su tutti i tavoli da lavoro in Italia , da giugno a settembre , esistono due video , uno per lavorare , l'altro per seguire il calciomercato. Decine e decine di social, di web, ogni minuto, sparano notizie, più o meno affidabili, di mercato. Giocatori di A, B, lega Pro vengono trattati e giungono notizie frenetiche e continue agli occhi di noi appassionati. Il mercato sembra un bazar di Istanbul fra possibili trasferimenti, trattative avanzate, scambi, prestiti, obblighi , diritti, opzioni, clausole rescissorie e mille altre storie.

E' un mondo nuovo intorno al quale gravitano interessi economici e sportivi pazzeschi. I giocatori non si muovono più senza un agente , nemmeno per andare in bagno; pochissimi, Kimmich per fare un esempio, trattano direttamente con il club. Uno scenario un po' triste , soprattutto in relazione alle norme che oggi, dopo una serie di mutazioni legislative,  accompagnano questo lavoro. Ho avuto la possibilità di essere iscritto a questo albo per qualche anno, anche se la mia professione è un'altra , tale è la passione che nutro per questo sport, di fatto lavorando per scelta pochissimo. Mi piace pensare ad un agente consulente e non solo mediatore, capace di porsi con professionalità e lungimiranza cercando di far coincidere gli interessi del club con quelli delle società sportive.

Girano milioni di Euro, il Covid ha distrutto i bilanci di tutte le Società che, fra capitalizzazioni ed uscite dalla Borsa, cercano di trovare nuovi equilibri economici e patrimoniali. Ecco il mio secondo video aggiornarmi sugli ultimi 200 trasferimenti, ecco un prestito con obbligo (di fatto una cessione), ecco un prestito secco, ecco una clausola rescissoria ( vale il nulla , solo deterrente).Bello ma che nostalgia Beppe Savoldi, dal Bologna al Napoli nel 1975 per due miliardi o giù di lì. Che belle le buste fra Boniperti e Farina per Pablito nel 78! All'epoca le fonti erano giornali sportivi e la RAI, non il mio video qui accanto a me.

Amo il CALCIOMERCATO di tutti i tempi e chissà che negli anni non possa tornare quella asciutta sobrietà di un tempo!