Per sapere con certezza chi sono e dove sono diretti gli uomini Juve, questi ultimi dovrebbero prima sapere quanti punti hanno in classifica. Dato fondamentale per capire, valutare, studiare, commentare una stagione. Dato però indisponibile di fatto, in pendenza di vari contenziosi. Pendenza che si preannuncia durevole fino a fine stagione.

Valutare pertanto le connotazioni sportive in questo contesto appare francamente imbarazzante. 44 punti? 59 punti? Se poi tornassero 59 e diventassero di nuovo 44 o meno?
Una unica grande verità: uno scandalo di dimensioni epocali accompagna queste dinamiche sportive, la giustizia sportiva si rivela molto peggio della inquisizione medioevale. Non può esistere procedere in questo modo a campionato in corso, non può; nemmeno ad un mercato del pesce potrebbe accadere, nemmeno ad un'altra squadra che non si chiamasse Juventus.

La Juve non conosce la sua vera dimensione sportiva. Gliela hanno sottratta ed è ostaggio della inquisizione, o meglio della Procura federale; sarebbe potuto accadere a chiunque, non solo ai bianconeri, perchè l'art. 4 del Codice di Giustizia Sportiva colpisce la eventuale slealtà sportiva e per quanto riguarda possibili penalizzazioni in termini di punti si parla di ...." da 1 ...a infiniti punti " anche 18, 24, 36 o 1000.

Che poi, fra parentesi, mi chiedo, ma vincere uno scudetto non pagando gli stipendi per 5 mesi non è slealtà sportiva? Peggio non pagarli gli stipendi o differirli?
Ripeto, in nessuna giustizia ordinaria, civile, penale o tributaria che sia, esiste una simile indeterminatezza e al tempo stesso discrezionalità nella applicazione delle sanzioni. La Juve è nelle mani di Dio.

In questo contesto cercare, giocando ogni tre giorni, di fare finta di nulla, di concentrarsi spasmodicamente solo sul campo, sulla partita, sul sistema di gioco, è, a mio avviso, una impresa ai limiti dell'impossibile.
Questa impresa è nelle mani di Allegri, solo di lui; di lui e dei suoi seguaci.
E di lui potremo censurare ogni forma di difettanza tecnica, in particolare in correlazione alla qualità del gioco che la sua squadra offre, anzi meglio dire non offre o alla sua ormai consolidata chiusura all'estetica sull'altare del risultatismo. 
Di certo però non potremo non risonoscergli una capacità di gestione della squadra che, soprattutto in questa stagione da alto medioevo sportivo, è disumana.

Sono intimamente convinto che in questa stagione la nostra Juve, nelle mani di un buon allenatore qualunque, anche con buona e migliore qualità di gioco offerta, all'esito di quanto accaduto, avrebbe oggi pochi punti in più delle candidate alla retrocessione.

Che accadrà? Pare che gli scommettitori istituzionali abbiano aperto le quote sui punti della Juve a fine campionato. 
Può accadere questo in un paese sportivamente normale? No. Perchè sappiatelo, noi siamo al Medioevo della giustizia sportiva.

Alfiere bianconero