Ho letto un pronostico straordinario che analizzando una serie assortita di variabili ha assegnato lo scudetto all’Inter, il posto d’onore alla Lazio e la terza poltrona alla Juventus.
Tuttavia, pronosticare, mettendo in fila una serie di situazioni concatenate

  • L’Inter parte sempre fortissima
  • L’Inter vince il recupero con la Samp
  • La preparazione è molto pesante
  • La Juve ha il quarto attacco e mancherà Higuain
  • La Juve pensa soprattutto alla Champions
  • Sarri farà molto turnover e non lo sa fare

porta quasi certamente a sbagliare la previsione, perché per realizzarsi contemporaneamente tutte le variabili citate, bisognerebbe sfidare e vincere la logica dei grandi numeri, tanto più che ogni considerazione fatta, ha un opposto altrettanto possibile.
Molto più semplice sarebbe dare retta alle proprie sensazioni e accettare il pronostico come scommessa e non come proposta tecnico/tattico/sanitaria, anche dal punto di vista giornalistico.

L'Inter, sin qui, è stata la squadra che ha dimostrato meno, perché allo stato, è fuori dalla CL, è sfavorita in coppa Italia e porta un ritardo di nove punti (perché diventino sei deve vincere con la Samp, non le basterà giocarla). La furia di Conte non ha sortito l'esito sperato nell’immediato, anche perché la rosa non è completamente assortita, ma fatto sì è che le aspettative "certe" assegnate al leccese, non si sono realizzate.
Ora, con la ripresa, è proprio vero che ci saranno molte variabili da verificare, non esclusi i possibili infortuni che sono addirittura dati per scontati e potrebbero fare la differenza tra una squadra e l'altra, l’ampiezza delle rose è un’altra variabile non trascurabile. Alla luce di questi fatti, un pronostico serio diventa molto più improbabile del solito.
Interrotto un campionato a marzo, adesso se ne giocherà un altro, anche se alla fine si vorrà unificare il risultato. E' del tutto evidente che questa sarà ricordata come una stagione falsata, perchè falsata lo è stata realmente, indipendentemente da come finirà, se finirà sul campo.
Ancora peggio se a concluderla sarà qualche iniquo play off o un assurdo algoritmo. La necessità di dovere esporre la lista di promossi e bocciati, tuttavia, chiede questo, ma per cortesia non si cantino poi i peana ai vincitori né i de profundis agli sconfitti, sin qui purtroppo ha vinto il virus, e questo, purtroppo, sarà il tragico appunto per l’albo d’oro.