Noi quisque de populo, tifosi d’antan, comprendiamo poco le alchimie del calcio e del calciomercato, nuovo ambito finanziario dove si cimentano deus ex machina della pedata nazionale, capaci di azioni tattiche di primo piano, meglio che i giocatori sul campo.

Noi quisque della Juve, umilmente pensiamo che la nostra squadra abbia una difesa già forte, con due fuoriclasse attempati, due giovani promettenti campioni, più Rugani e se occorre Romero, mica gli ultimi arrivati. Sei giovanotti che non ci fanno temere per il futuro prossimo e di medio periodo.
Pensiamo pure che per volare sulle ali abbiamo Cuadrado, Douglas Costa e Bernardeschi, tre signori che, tra alti e bassi, sono comunque nelle eccellenze nel loro ruolo, intercambiabili e se occorre e conviene anche vendibili o scambiabili, semmai il mercato del baratto che si prospetta offrirà qualche fulgida occasione.
Siamo convinti, con ostinazione, che dovremmo svecchiare il centrocampo, magari cedendo Pianic o Kedira, o Rabiot, o Matuidi o Ramsey, innestando giovani, magari italiani, magari Zaniolo, magari Tonali, magari Pellegrini, quello della Roma.
Stiamo pure pensando che ci servirebbe un centravanti vero, perchè pare che il vecchio Gonzalo voglia cambiare aria e noi vorremmo ringiovanire il fronte.

La Dirigenza, certamente più illuminata dalle strategie di cui sopra, invece pensa che bisogna rompere le righe nerazzurre e perciò offre 25 milioni al Verona e magari di più per superare Marotta, per puntellare la difesa con Kumbulla, il settimo sigillo centrale e Paratici tenta pure le carte false per ingaggiare Chiesa, l’ala fatale che non ci serve per volare.
Le casse languono, è vero, ma i nostri cercano con pervicacia Kumbulla e Chiesa, se va bene, dovendo mettere sul piatto 70 milioni, perché le squadre minori, se ne fregano degli scambi e accettano soltanto cash, almeno per l’80% delle loro richieste.
Tra le scassate casse di Madama non si trovano, però, i soldi per Zaniolo o Tonali o Pellegrini, quello della Roma, che tingerebbero anche di azzurro la nostra rosa e servirebbero come il pane per il centrocampo del domani e dopodomani.

Va beh! Noi non siamo tecnici, non conosciamo le finezze strategiche o le alchimie dei massimi sistemi. Ogni tanto, però, ci viene un dubbio, vuoi vedere che Marotta è più furbo della nostra intellighenzia pallonara? Ma poi ci ripensiamo, perchè si sa, noi siamo quisque de populo, noi non siamo veri competenti.