E' stato lo stesso Casillas a rassicurare familiari, tifosi e amanti dello sport dopo il grave fatto che lo ha colpito con un commento sui social: "Tutto sotto controllo qui, una grande paura, ma le forze sono intatte. Mille grazie a tutti per i messaggi e l'affetto".
Molta paura per Iker Casillas. Il campione spagnolo, 38 anni a maggio, è tutt'ora considerato un dei migliori portieri in circolazione. La sua carriera è piena di trofei e vittorie sia con la Nazionale spagnola, ma soprattutto è profondamente legato al Real Madrid con il quale ha collezionato 525 presenze con la vittoria di numerosissimi trofei. 

Durante la seduta di mercoledì, Casillas ha avuto un forte malore ed è stato prontamente ricoverato in  ospedale e sottoposto ad una procedura d'urgenza. I media lusitani sostengono si sia trattato di un infarto al miocardio. La società portoghese ha diffuso un comunicato ufficiale per spiegare le condizioni del proprio portiere "Sta bene, le sue condizioni sono stabili". E' il club stesso a confermare che il giocatore "ha sofferto di un infarto miocardico acuto". La seduta di allenamento è stata interrotta per fornire la necessaria assistenza al giocatore, prontamente portato all'ospedale CUF di Oporto.

Secondo quanto riferisce il quotidiano spagnolo Marca, il campione avrebbe subito allertato i medici del club che, con intervento tempestivo, hanno permesso di raggiungere in poco tempo l'ospedale come prevede il protocollo delle società. Giunti in ospedale, i medici si sono subito accorti che si trattava di un principio d'infarto dovuto all'occlusione dell'arteria coronaria destra. Casillas rimarrà per diverse settimane sotto osservazione, ma non è in pericolo di vita.
Ad oggi non è definitivamente escluso che possa ritornare a giocare, ma le possibilità sono davvero poche vista anche l'età. I medici portoghesi hanno lasciato trapelare una minima speranza per il rientro in campo, ma la situazione è molto complessa.
Di contro, l'ex medico della Nazionale spagnola esclude qualsiasi opportunità di un ritorno "Con uno stent è praticamente impossibile ottenere l'idoneità sportiva, può tornare a una vita normale, ma non al calcio professionistico".