“Il Tribunale Federale Nazionale (TFN)-Sezione Disciplinare dichiara inammissibile il deferimento nei confronti di Zamparini Maurizio; per il resto ha assunto le seguenti decisioni: - Giammarva Giovanni, inibizione di anni 2; - Morosi Anastasio, inibizione di anni 5 e preclusione ex art. 19, comma 3 del C.G.S FIGC; - Società U.S. Città di Palermo, retrocessione all’ultimo posto del campionato di Serie B della stagione sportiva in corso 2018/2019”. Questo è il comunicato ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), diffuso nella giornata di lunedì, che riporta la sentenza del suo Tribunale Federale. Quest’ultimo ha accolto le richieste della Procura Federale che, sulla base degli atti ereditati dai magistrati, ha contestato alla società U.S. Città di Palermo ripetuti illeciti amministrativi riguardanti le iscrizioni alle stagioni del triennio 2014-2017. La Lega di Serie B ha reso immediatamente esecutiva la sentenza emessa dal TFN e ha anche provveduto ad annullare i playout. Se le cose dovessero rimanere così, in C andrebbero, oltre al Palermo, Foggia, Carpi e Padova. Il Perugia invece si guadagnerebbe i playoff, rientrando in corsa, al posto proprio dei rosanero perché passerebbe dal nono all’ottavo posto (l’ultimo utile per entrare ai playoff). La giornata in cui scriviamo è decisiva: la società siciliana deve presentare entro oggi ricorso prontamente annunciato dal neo-presidente Alessandro Albanese nelle ore successive alla diffusione della sentenza.

Il patron dei rosanero ha dichiarato che las ocietà avrebbe subito contestato in appello la sentenza, ritenendola viziata da improcedibilità, inammissibilità e infondatezza e dunque da ribaltare. Anche il sindaco Orlando si è espresso sul pesante verdetto, dichiarando che la decisione presa colpisce tutta la città, non tiene conto dei risultati sportivi ed è ancora più dolorosa se si pensa dei risultati raggiunti dalla squadra durante la stagione. Non si è fatto attendere il parere del direttore sportivo Rino Foschi che ha espresso tutta la sua amarezza: “Questa è roba vecchia e noi siamo partiti in modo regolare, dispiace sentire gente affermare il contrario”. Poi ha attaccato pesantemente la FIGC: “Il sistema politico ha giocato sul lavoro professionale di una città come Palermo. Andiamo a vedere chi sono le persone che hanno deciso a Roma queste cose qui. Non sono professionisti, sono truffatori. Hanno deciso delle regole nuove a campionato in corso”. Ha infine concluso: ” Deve cambiare il sistema, è ora di finirla”.
Lunedì scorso la società ha annunciato ricorso al TAR del Lazio ma ha fatto poi sapere ieri che si sarebbe rivolta direttamente alla Corte Federale d’ Appello. Tra le richieste comprese nel ricorso d’appello anche un’ulteriore domanda di sospensione dell’esecutività con carattere d’urgenza, per via dell’imminente inizio dei playoff. La Corte d’Appello dovrebbe pronunciarsi entro una decina di giorni.

Appaiono motivati i giocatori della squadra che hanno dichiarato in conferenza stampa stamattina: “Rivendichiamo il diritto di poterci guadagnare sul campo la vittoria attendendo, quantomeno, la pronuncia della Corte d’Appello Federale. A quel punto accetteremo il verdetto qualunque esso sia”.

Era attesa una sentenza ma non così dura. Evidentemente punisce anche i tifosi e i sostenitori il Palermo che vedono il sogno di una possibile promozione in A sprofondare nell’incubo della C. Adesso ci sarà l’appello: c’è poco da sperare vista la chiarezza e la durezza della condanna ricevuta ma resta la speranza che alla squadra e a chi la ama venga restituita un po' di dignità.