"Ho un quadretto in ufficio per tutte le volte che ho battuto l'Inter".

Così ha dimostrato tutto l'amore verso la sua squadra del cuore, il Milan, il patron del Sassuolo Giorgio Squinzi, che ci ha lasciato nella giornata di ieri all'età di 76 anni.

Una carriera da imprenditore piena di successi: a partire dai primi anni del 2000 nei quali Squinzi, grande appassionato di ciclismo, diventa proprietario di una società professionistica di ciclismo, il Mapei-Quickstep.
Dal 2002 diventa importante anche nel mondo del calcio acquistando una piccola società come il Sassuolo Calcio, portandolo fino in Serie A, nella storica promozione del 2013.
Grazie al fantastico rapporto calcistico ed extracalcistico con Eusebio di Francesco, faro della scalata del Sassuolo dalla C2 alla A e della storica qualificazione in Europa League nel 2016, compie un notevole cammino nella competizione europea.

Un grande imprenditore che è riuscito a costruire, in una piccola realtà come quella emiliana, uno stadio di proprietà (il Mapei Stadium). Giorgio Squinzi, dopo la morte del padre, era diventato unico patron del club e lascia la moglie, sposati sin dal 71' e i due figli.

Ciao presidente.