Negli scorsi giorni la Juventus ha reso ufficiale l'arrivo in prestito con diritto di riscatto di Alvaro Morata. L'attaccante ha già vestito la maglia bianconera lasciando un indelebile ricordo nella mente dei tifosi juventini con i gol in semifinale e finale di Champions League nella stagione 2014-15 e con prestazioni sontuose l'anno dopo contro il Bayern Monaco.
Questi dati non bastano però per togliere un velo di critica dal panorama calcistico che lo definisce addirittura come quarta scelta dei bianconeri, dopo i tentativi andati vani di portare a Torino uno tra Suarez, Dzeko e Milik. Tuttavia Mister Pirlo si è detto soddisfatto dell'arrivo dello spagnolo, con il quale ha giocato gli ultimi anni in Italia, prima del trasferimento al New York City. Secondo molti l'attaccante ideale per i bianconeri avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di "regista offensivo", capace di creare spazi e di fare da "boa" là davanti.

I fatti però ci raccontano qualcosa di diverso, difatti la Juventus vista contro la Sampdoria di Ranieri nella prima giornata di campionato è una squadra basata sulla costruzione del basso e l'esaltazione delle capacità dei tre giocatori offensivi (Ramsey, Ronaldo e Kulusevski) che hanno il compito di non lasciare punti di riferimento alla difesa avveraria grazie a una grande dote tecnica dei tre e una spiccata velocità delle due punte.
Dopo aver precisato questi punti, è ancora corretto pensare che il centravanti ideale per la Vecchia Signora sia un numero 9 statico e di riferimento? La risposta verrà data solo dal campo, probabilmente già nella partita contro la Roma di Fonseca, prima grande avversaria della nuova Juventus targata Pirlo.