12 delle migliori squadre al mondo hanno deciso: al via la SuperLega.
Per chi non lo sapesse, quest'ultima sarà una nuova competizione infrasettimanale che ha l'obbiettivo di sostituire la Champions League e l'Europa League. A capo di essa Florentino Perez con altri presidenti di top club europei come suoi vice
L'idea che ha fatto partire il tutto è stata la volontà delle big di creare una competizione "elitaria", che comprendesse le squadre più rappresentative di Inghilterra, Spagna e Italia, oltre che altre 5 squadre a invito.

Inutile dire che quest'idea suona terribilmente come pretesto per i presidenti di incassare ancore più soldi, oltre che un'ottima scusa per elevare la propria squadra ad un livello semidivino in confronto a realtà più piccola come può essere ad esempio l'Atalanta o il Leicester.
Difatti queste favole verrebbero spazzate via, senza poter sperare di poter anche entrare nella competizione, in quanto non abbastanza storiche, dovremo abituarci a dire addio a storie incredibili, come il Chelsea di Mourinho, l'Ajax che arrivò in semifinale e sfiorò la finale, oppure, ad una più classica Roma che rimonta il Barcellona.

FIFA e UEFA hanno espresso il loro disaccordo alla fondazione della competizione, ma questo non sembra voler fermare i fondatori. Assieme alle due fondazioni si schierano tifosi, piccoli club, e anche leggende del passato: Gary Neville (ex terzino storico del Manchester United e della nazionale inglese) si schiera duramente contro la scelta del suo vecchio club, chiedendo addirittura che tutti i favorevoli vengano esclusi dai campionati o fatti retrocedere, salvando le più piccole, al momento impegnate nella lotta salvezza.
Tuttavia, sembra che il nostro sport sia arrivato ad un crocevia, e molto probabilmente, nei prossimi anni, diremo addio alla competizione più bella nel mondo del calcio per club: la Champions League.

Adesso sì, è ufficiale, i soldi hanno vinto sul gioco.