Non penso che ci possano essere dubbi sul fatto che la strada intrapresa da Gattuso sia una buona strada. Il Milan gioca un calcio propositivo, alla ricerca del gol; arriva con buona facilità davanti alla porta avversaria, e quest'anno, grazie all'aiuto di Higuain, concretizza. E' questa la principale differenza rispetto alla passata stagione. L'arrivo del Pipita ha dato alla squadra un punto di riferimento stabile. I compagni in uscita si appoggiano spesso su di lui, e Gonzalo è un maestro nel proteggere la palla e avviare l'azione. Inoltre, è sempre il solito killer dell'area di rigore, in grado di fare reparto da solo.

Probabilmente è tutto merito dell'insistenza di Leonardo se Higuain ha sposato la causa rossonera, e in una partita come quella di ieri, pur intrisa di numerosi errori tecnici da parte di tutti i giocatori, la presenza di Higuain è stata determinante. L'anno scorso il Milan l'avrebbe persa. In un contesto in cui è necessario crescere soprattutto in convinzione, in personalità, oltre che nel gioco, la certezza di avere in squadra un tipetto come il Pipita ti risolve tanti problemi. Higuain è un leader, uno su cui puoi appoggiarti sempre quando non sai a chi dare la palla. Leonardo lo sapeva e ha smosso mari e monti pur di portarlo in rossonero.

Fin quì gli elementi positivi di una stagione che si prospetta ancora faticosa. E in effetti non sono tutte rose e fiori. Il Milan subisce troppo, non tanto in termini di gol. Anche a Sassuolo, gara vinta molto più nettamente di quanto si è visto sul campo, i neroverdi hanno spesso messo in difficoltà la difesa di Gattuso.
La sensazione è che il centrocampo non filtri abbastanza, che la squadra spesso si allunghi. Contro squadre più forti del Sassuolo o dell'Olympiakos, questo difetto si può pagare caro. I nuovi innesti a centrocampo, soprattutto Bakayoko, devono darsi una mossa, e anche le ali devono fare il loro dovere, altrimenti si rischia di soffrire sempre troppo. In un campionato come quello italiano in cui ci sono molte squadre con attacchi fortissimi, il rischio è di subire qualche gol di troppo. Sotto questo profilo Gattuso dovrà trovare delle soluzioni, e in mezzo al campo sembra che qualche innesto, magari a gennaio, sia opportuno. Inoltre, quando gioca Biglia, il Milan soffre ancora di più. Forse è anche per questo che l'allenatore non lo utilizza con frequenza. Anche in fase di impostazione Biglia non sembra il giocatore che possa garantire il gioco che Gattuso cerca.

Insomma, in casa Milan work in progress. Ma il tempo stringe, e l'obiettivo della Champions può sfuggire anche solo per qualche gol subito di troppo. Affinché il sacrificio economico  di prendere Higuain e di tenere tutti i migliori porti dei frutti, è necessario trovare immediatamente un equilibrio, senza il quale difficilmente l'obiettivo potrà essere centrato.