Leonardo c'ha visto più che bene, e ha condotto a termine, con l'arrivo di Gonzalo Higuain, un'operazione da manuale, esattamente alla "Marotta". Sì perché il Pipita ha subito dimostrato quanto vale, ha portato nello spogliatoio dei rossonoeri quel carisma e quell'autorevolezza che solo il suo status di campione può avere. Higuain segna sul campo, e questo è sotto gli occhi di tutti, ma è in allenamento che gli è stata riconosciuta la leadership dai compagni. E poi il modo di esprimersi nelle interviste, il modo di coinvolgere i compagni ad ogni gol realizzato. Sotto questo profilo, lui campione riconosciuto a livello internazionale, va incontro al Suso di turno, che campione lo diventerà, per elogiarlo e ringraziarlo, come a voler dire: "Senza di te non ce l'avrei mai fatta!"; "Senza di te Higuain non può fare l'Higuain!". Ai microfoni di Sky gli chiedono come sia stato l'impatto con la realtà milanista. Lui risponde che ha trovato un gruppo meraviglioso, un pubblico meraviglioso; grazie al gruppo lui ha trovato la sua dimensione più appropriata. Ma siamo certi che non sia il gruppo a essere debitore nei confronti di Gonzalo, quanto meno tanto quanto? Gattuso lo elogia alla fine di ogni gara. Nell'ultima circostanza ha affermato che Higuain è un campionissimo e un trascinatore.

Gli elogi sono tali che sembra quasi che la Juventus abbia commesso un errore colossale a cederlo, sia pur in prestito. E alcuni tra gli addetti ai lavori hanno criticato la scelta di Marotta. Se non fosse che alla Juventus i giocatori con questo carisma sono numerosi, a cominciare dai senatori, per finire al giocatore che ne ha preso il posto: Cristiano Ronaldo. Ma l'Higuain calciatore non fa vincere il club solo sul terreno di gioco, e in piccolo potrebbe essere formulata la stessa riflessione fatta per gente come Ronaldo o Neymar: il Pipita muove anche denaro. E' stato recentemente pubblico un dato relativo agli abbonamenti del Milan di questa stagione. Non si tratta del dato definitivo, poiché la società non lo ha ancora fornito. Secondo la Gazzetta dello Sport nei 10 giorni successivi all'avvento di Higuain la vendita di tessere giornalire è aumentata dell'84%, e a metà settembre il club ha acquistato una pagina del giornale in cui si scriveva: "30mila volte grazie, insieme a voi sempre più forti".

Secondo gli addetti ai lavori anche la passata stagione il numero di abbonamenti venduti si aggirava sui 30/35mila tagliandi. Ma era stata la stagione dei grandi investimenti, quando Fassone e Mirabelli spesero 200 milioni, e portarono in rossonero Bonucci, Biglia e altri campioni, o presunti tali. La passata stagione l'euforia era evidente, e condizionò molto le scelte dei tifosi. Quest'anno l'unico vero acquisto (in effetti in prestito ...) è quello di Higuain, ed è quindi innegabile che il club deve a questo colpo di mercato il successo della campagna abbonamenti. Di certo il Pipa non ha lo stesso appeal di Ronaldo, ma alcuni benefici economici li ha apportati. Ecco la ragione che mi induce a considerare molto positivamente l'operazione condotta da Leonardo, e mi consente inoltre di non dare torto alla Juventus che se ne è privato. Alla Continassa era necessario fare una scelta, ed è stata decisa la cessione di Higuain. E' chiaro che l'operazione Higuain sia stata portata a termine pensando alla necessità di risollevare le sorti sportive del club, ma una sostanziale sostituzione con Bonucci in termini di ingaggio ha dato e darà frutti importanti. Come dire ... questo sì che è un investimento!