L'avevo preannunciato in un precedente articolo: arriverà il momento in cui alcuni gli avvoltoi si fionderanno sulla preda morente. Ed è ciò che sta purtroppo accadendo al Milan. Commisso, per quanto armato di buona volontà e di sana passione sportiva, non spenderà mai per il Milan i soldi che Mr. Lì chiede. L'offerta del magnate americano è infatti di circa 300 milioni più bassa rispetto di quella pretesa da Lì. Se il "cinese di paglia" accettasse la proposta di Commisso, il quale ha fatto sapere che si potrà concludere solo alle proprie condizioni, andrebbe incontro a una bella minusvalenza dopo un solo anno di gestione Milan. Ed ecco perchè l'offerta di Commisso è irricevibile.

E non mi sento di dare torto all'uomo d'affari americano. Finanziariamente, il Milan è con l'acqua alla gola, e chiunque fosse disposto a rilevare il Milan non potrebbe mai e poi mai buttare via dei soldi. Come può Lì aspettarsi di uscirne senza danni dalla trattativa per la cessione del club? Come può pretendere di mantenere la maggiornaza, o una minoranza qualificata dopo tutto quello che ha combinato? Quando una società è sull'orlo del fallimento, la proprietà non può continuare a dettare legge! Non ha il coltello dalla parte del manico: Commisso ha fatto, allo stato attuale, un'offerta congrua, nell'interesse del club, non nell'interesse dell'attuale proprietà. 

La testimonianza dell'assoluto disinteresse del "cinese di paglia" per le sorti sportive del Milan  è confermata dal fatto che Mr. Lì si aspetta offerte più "gradite", magari dopo aver versato al fondo Elliot i 32 milioni dell'aumento del capitale da questi anticipato nei giorni scorsi. Infatti, Commisso ha voglia di chiudere entro "subito" proprio per togliere spazio di manovra all'attuale proprietà, che invece avrebbe tutta l'intenzione a spostare le trattative per la cessione del club di qualche mese, cioè prima della prossima scadenza, fissata per ottobre, coincidente con il rifinanziamento del debito. Ovviamente, questa strategia comporterebbe la quasi automatica esclusione del Milan dalle competizioni europee. Siamo certi che il tribunale di Losanna accoglierebbe il ricorso del Milan, sapendo che l'attuale proprietà fa la "schizzinosa"? Infatti, Mr. Lì è consapevole che, accettando l'offerta di Commisso, salverebbe il Milan dall'onta dell'esclusione dalle coppe europee. E poichè al "cinese di paglia" interessa solo riprendersi i soldi, allora ecco che mette in campo questi fantomatici 32 milioni che gli consentono di continuare a trattare anche con eventuali altri pretendenti. E il Milan, nel frattempo, affonda!

Ma siamo sicuri che Lì abbia questi 32 milioni? Ho qualche dubbio. Infatti, a sorpresa ieri ha fatto sapere che la trattativa con Commisso continuava, salvo poi far saltare tutto. Se avesse davvero questi soldi, perchè riprendere a trattare con l'Americano? Inoltre, anche se dovesse restituire i soldi a Elliot, chi gli garantisce che i prossimi acquirenti si presenteranno con offerte più interessanti? Se a ottobre non dovessero arrivare offerte migliori, c'è la seria possibilità che il fondo Elliot diventi il nuovo proprietario. E quel giorno segnerebbe la fine dell'Ac Milan!

Sì, perchè, come anche in passato ho affermato, il fondo Elliot non ha alcun interesse a rilevare il Milan. L'unico obiettivo dei managers del fondo è rifinanziare il debito, oppure rientrare dall'investimento. Il fondo potrebbe tranquillamente decidere di accettare una proposta da 308 milioni di euro! Chi ancora ingenuamente afferma che Elliot potrebbe rivendere a cifre congrue, dovrebbe spiegare per quale motivo il fondo versa al posto di Mr. Lì i 32 milioni dell'ultimo aumento di capitale. Se il fondo avesse davvero degli interessi nel club, o se avesse a cuore il destino del Milan, non avrebbe dato il paracadute al cinese. Elliot vuole solo i propri soldi! Anzi, ha tutto l'interesse a rifinanziare il debito avendo come interlocutore un proprietario diverso, più solido, più capiente, ma non troppo. Ricordo che il fondo Elliot è un Hedge Fund, un fondo speculativo che investe solo su società sull'orlo del fallimento, cioè su società che come ultima spiaggia si gettano tra le sue braccia. Telecom ne sa qualcosa! Elliot ha versato i 32 milioni perchè vuole arrivare alla scadenza di ottobre, quando non sarà più possibile prendere tempo e allora il dedito dovrà essere necessariamente estinto o rinnovato. Se Commisso avesse acquisito il Milan, di certo avrebbe semplicemente estinto il debito col fondo. In prossimità di ottobre, con le offerte al ribasso che ci saranno, un eventuale nuovo proprietario rifinanziaerebbe volentieri per limitare l'esborso finanziario. E, se nella peggiore delle ipotesi, nessuno dovesse presentarsi, allora il fondo potrebbe tranquillamente vendere il Milan per 308 milioni di euro, esattamente la somma che estinguerebbe il debito. E se Elliot avesse davvero a cuore le sorti sportive del Milan, non avrebbe aiutato Lì con qui 32 milioni: infatti sarebbe stato preferibile togliere la terra da sotto i piedi al cinese e obbligarlo a vendere subito, appunto nell'interesse del club. Quindi, nessuna filantropia: solo il gioco delle parti!

E ancora c'è chi parla di calcio mercato! La sentenza del TAS non arriverà prima di 15 giorni. Fino ad allora, non potranno essere effettuate operazioni in entrata senza prima aver venduto. Chi parla di calciomercato si dimostra davvero irrispettoso per i tifosi del Milan, gettando nei loro occhi solo fumo, creando false aspettative. Oggi la vera partita non si gioca sul campo di calcio. Il futuro del Milan non c'entra nulla con lo sport. E' solo un gioco della parti, un rimpallarsi responsabilità, una gara a chi ha la voce più squillante. E da questo punto di vista l'arroganza del "cinese di paglia", che pensa di fare la voce grossa, sta buttando via 120 anni di gloria di un club che ha fatto la storia del calcio.

Il Milan e tutti gli appassionati di sport vogliono altro!