In casa Inter si cambia aria. Sembra in dirittura di arrivo la cessione delle quote di Thohir a Suning. Secondo quanto riporta calcioefinanza.it, entro fine settimana potrebbe esserci la fumata bianca. Attualmente il magnate indonesiano detiene circa un terzo delle quote, che sono inscritte a bilancio per circa 42 milioni. Il problema è che l'attuale presidente del club chiede la modica cifra di 200 milioni! Si tratterebbe di una plusvalenza di 157 milioni ...  Mica noccioline. Sembra che Suning non farà storie in merito, pur di liberarsi da quella che fino a oggi è stata una zavorra per il colosso cinese. E' opportuno ricordare che Thohir, grazie alla cessione della prima tranche di quote, ha realizzato una plusvalenza di 29 milioni; a cui si aggiungono circa 14 milioni che ha incassato di interessi sui prestiti che le sue società hanno fatto all'Inter.

Ormai nessuno realisticamente pensa che la permanenza di Thohir sia opportuna. Forse meraviglia un pò il silenzio da parte dei tifosi, che probabilmente non immaginano il danno che l'indonesiano ha causato e continua a causare al club. Intanto, almeno fino a oggi, Thohir non ne ha voluto sapere di vendere, nonostante alcune offerte siano pervenute sul suo tavolo. Lo stesso ha più volte affermato che non riteneva conclusa la sua permanenza all'Inter, e francamente non ne riesco ancora a ravvisare i benefici che avrebbe potuto apportare con la sua presidenza. Di contro, Thohir è sempre stato contrario a qualunque aumento di capitale, e questo ha legato, a mio avviso, non poco le mani di Suning. Infatti, qualunque aumento di capitale fosse stato deliberato, avrebbe obbligato il "piccolo" indonesiano a sborsare un terzo, esattamente la percentuale delle quote societarie in suo possesso. E ovviamente Thohir non ha mai avuto alcuna intenzione di uscire un solo centesimo!

Oggi, se l'affare dovesse andare in porto, le prospettive dell'Inter cambierebbero. Zhang diventerebbe presidente del club e finalmente si potrebbe avviare una programmazione seria, più a lunga gittata. Le finanze del club sono solide, grazie anche alla politica oculata adottata da Ausilio, il quale è riuscito a rinforzare la squadra senza mettere in pericolo i conti, e di conseguenza, rispettando i parametri del fair play finanziario. Per esempio, l'Inter potrebbe permettersi un'operazione "alla Cristiano Ronado" se il colosso cinese decidesse di finanziarla con un aumento di capitale. E sappiamo che Suning soldi ne ha a palate! L'unico ostacolo sarebbe rappresentato dalle leggi cinesi, di recente promulgazione, sugli investimenti in società di calcio. Ma è altrettanto vero che Suning ha al proprio interno una quantità infinita di società, controllate e collegate, con le quali potrebbe facilmente agirare l'ostacolo. E se la storia in Champions dovesse continuare col superamento del turno, non escludo neppure che Ausilio ritorni prepotentemente sul mercato di gennaio per un paio di innesti mirati, uno dei quali potrebbe essere quel Modric sognato questa estate, il tutto allo scopo di giocarsi le proprie carte dagli ottavi di finale in poi.

Sotto questo profilo i tifosi possono stare tranquilli. Al contrario dell'Indonesiano, Suning ha davvero intenzione di riportare il club nell'elite del calcio europeo. Il tempo confermerà questi buoni propositi. Al momento l'unica cosa che conta è tagliare il cordone ombelicale di Thohir.