Arrivati a poco meno di due settimane dal natale e a una manciata di partite della fine del girone di andata della Serie A, ecco che si iniziano a tirare i primi bilanci, che salvo alcune sorprese come Cagliari e Lazio, non hanno tradito le aspettative. Ma questo primo giro di boa del campionato, cosa ci ha lasciato? E sopratutto, cosa si è visto per quanto riguarda la corsa allo scudetto?

Il triangolo no, non l'avevo considerato

In realtà, una precisazione è doveroso farla: nella corsa al tricolore, che finora avevamo tutti considerato come una cosa a due, c'è anche la Lazio. O meglio, la squadra di Simone Inzaghi c'è, ma non si vede: dopo la vittoria con la Juventus, Immobile e compagni si sono ritrovati ad appena tre punti dalla squadra che appena una settimana fa si sono ritrovati a battere. Riepilogando dunque, la classifica recita - al momento - la seguente situazione: Inter in testa con trentotto punti, Juventus a 36 e Lazio a 33. Un vero e proprio triangolo, che attualmente vive su di un sottilissimo equilibrio, precario, instabile, ma che rende il tutto emozionante, perché mai come quest'anno i giochi sono stati cosi aperti. Giochi che potrebbero imboccare una piega diversa già da questa settimana: da una parte avremo infatti avremo Fiorentina-Inter e dall'altra, Cagliari-Lazio, mentre la Juventus di Sarri affronterà l'Udinese. Sono tutti e tre dei match da non sottovalutare, e che potranno dirci tanto: l'Inter di Conte per battere la delusione dovuta all’eliminazione dalla Champions League e lanciare un altro segnale importante alla Juventus, che a sua volta dovrà dimostrare di essersi lasciata alle spalle la brutta prestazione offerta con la Lazio, compito che considerando anche il pareggio con il Sassuolo e le numerose assenze non sarà di certo facile. In caso di un altro passo falso, i rivali nerazzurri potrebbero conquistare altro preziosissimo vantaggio. Ma il match più importante è quello che si giocherà lunedì sera alla Sardegna Arena, e che vedrà scontrarsi due squadre in stato di grazia. La squadra di Simone Inzaghi come già detto in precedenza viene da una vittoria contro la Juventus, una cosa di certo non da poco conto, mentre il Cagliari di Maran, che insegue l’Europa insieme a Roma e Atalanta, in casa non perde dal secondo turno di campionato. Per i biancocelesti vincere significherebbe ottenere un ulteriore certezza di potersela giocare con chiunque, e in quel caso iniziare davvero a pensare a un sogno rimasto da troppo tempo proibito, mentre per il Cagliari vorrebbe dire compiere un altro lunghissimo passo verso l’Europa.

La strada è ancora lunga

È proprio sull’eliminazione dell’Inter dalla Champions League, che bisognerebbe soffermarsi. Se infatti la sconfitta rimediata (forse anche immeritatamente) contro il Barcellona è stata vista dai tifosi come un qualcosa di estremamente negativo - e in parte lo è davvero - c’è da considerare anche l’altra parte della medaglia. Ora la squadra di Antonio Conte ha da affrontare una competizione in meno, e non stiamo parlando di una "semplice" Coppa Italia, ma della competizione per club più prestigiosa al mondo, che sicuramente porta via una grande quantità di energie, sia fisiche che mentali. Energie che sull’altra sponda, quella bianconera di Maurizio Sarri, sembrano proprio mancare. Un po’ per le differenze tattiche rispetto a Massimiliano Allegri, un po’ per gli infortuni che hanno vistosamente ridotto la rosa, la Juventus sta faticando anche per via dei numerosi impegni sul calendario (a cui ricordiamo bisogna anche aggiungere la partita di Supercoppa Italiana contro la Lazio). La strada verso lo scudetto è ancora lunga, e forse, ad incidere in maniera decisiva potrebbe essere proprio questo fattore: da una parte abbiamo l’Inter, che ora, Europa League permettendo avrà da pensare solamente al campionato; dall’altra invece la Juventus, che dovrà fronteggiare entrambi i fronti: quello europeo per inseguire un trofeo che negli ultimi anni si sta trasformando in una vera ossessione, e quello "casalingo" per difendere una supremazia che dura da ben otto anni, e che mai come quest’anno sembrerebbe essere in pericolo. Rimarrebbe poi la Lazio, che dall'Europa League è stata eliminata da Celtic e Cluj, e che adesso proverà a puntare tutto sul campionato, nonostante una rosa tecnicamente inferiore rispetto alle due avversarie, sopratutto per quanto riguarda il discorso dei ricambi. Insomma, questi quattro mesi di calcio ci hanno regalato un torneo ancora aperto a tutto, con una corsa scudetto che viaggia su di un sottilissimo equilibrio, aperto a qualsiasi svolta.