Cinque sostituzioni, come cambierà la Serie A?

Mentre il mondo del calcio italiano (ed europeo, se consideriamo l’effetto “catena”) sta per entrare nella settimana decisiva, quella che dovrà – finalmente – portare a un verdetto definitivo, l’IFAB(International Football Association Board) ha appena annunciato l’approvazione della modifica al regolamento delle sostituzioni. Gli allenatori infatti, potranno disporre non più dei classici tre cambi, ma di ben cinque. Ufficialmente tale modifica è stata ufficializzata con la necessità di far fronte a un possibile “calcio d’agosto”: se infatti i campionati dovessero ripartire, con ogni probabilità la stagione vedrà un regolamentare termine non prima della metà di agosto, quando le condizioni climatiche non sarebbero poi cosi ideali per giocare a calcio.

Ma quella delle cinque sostituzioni in realtà non è proprio una vera e propria novità. Dallo scorso agosto infatti tale modifica è stata già sperimentata nei campionati della Lega Pro, come rivendicato in un’intervista sulle pagine del quotidiano La Gazzetta dello Sport dal presidente Francesco Ghirelli. Ma se sull’efficacia e la spettacolarità di tale modifica si potrebbe aprire un dibattito dalle proporzioni davvero gigantesche, c’è un dato di fatto che sta passando in sordina: i cinque cambi pregiudicheranno in maniera totalmente antisportiva l’attuale stagione di Serie A. Se mai dovesse riprendere.

Un campionato deciso ancor prima di ricominciare

Cinque cambi invece che tre, per far fronte al torrido calcio estivo a cui (si spera) si dovrà andare incontro. In sintesi, è questa la piccola rivoluzione del calcio, che però tanto piccola proprio non è, e neanche equa per tutti. Già, perché questa modifica andrà senza ombra di dubbio a favorire squadre con una rosa lunga, a discapito di quelle un po’ più corte. Per fare un esempio pratico, la lotta allo scudetto, semmai il campionato dovesse riprendere, subirà una bella mazzata: come potrà la Lazio di Simone Inzaghi, celebre per aver raggiunto ottimi risultati con una rosa molto esigua, continuare a tenere il passo con la Juventus di Maurizio Sarri, che può invece contare su di una panchina piena di soluzioni?

Se questo stop forzato ha mandato a farsi benedire ogni dogma tattico a cui eravamo stati abituati nel lasso di tempo tra lo scorso agosto e febbraio, ora Fifa, IFAB e Lega di Serie A hanno servito la mazzata finale; la Fifa ha proposto, l’Ifab accettato, e ora la Lega di Serie A integrerà nel proprio regolamento questa novità. Un cambiamento che farà felice più di qualcuno, mentre alcuni storceranno il naso. Se tre cambi ben azzeccati sono in grado di cambiare il 30% di una partita (il che non è poco), con cinque sostituzioni si passa al 50%; in pratica una partita su due potrebbe essere decisa dai giocatori subentrati in campo a gara in corso.

Una decisione temporanea

Ad accogliere in maniera totalmente critica tale novità è stato Zibi Boniek. Il membro dell’esecutivo Uefa e presidente della federazione polacca ha infatti dichiarato: “questo non è più calcio, ma mero spettacolo”. Ha poi anche annunciato che le competizioni polacche non introdurranno tale modifica. Va però precisato che si tratta di una soluzione temporanea: i cinque cambi saranno applicabili solamente nei tornei ancora in corso, e che termineranno entro il 31 dicembre 2020.