Ok, è solo la prima partita, ma l'abbiamo nettamente giocata male. Il Sassuolo sembrava uno squadrone, e questo è inaccettabile.
Quello che spicca è la confusione mentale del tecnico: Asamoah esterno d'attacco, quando è un difensore/centrocampista; Lautaro regista, quando è una seconda punta/esterno d'attacco; Dalbert titolare, quando doveva essere ceduto per chiara inadeguatezza al campionato italiano; Politano titolare, quando dovrebbe essere una riserva in questa squadra (sembrava, stasera, il fratello scarso di Candreva).
Insomma, le scelte di Spalletti lasciano molto a desiderare: poi si può dire dei ritardi di preparazione di questo e di quello, di questioni psicologiche e via dicendo. Fatto sta, che l'Inter non ha mai seriamente tirato in porta contro una squadra scarsa, che faticherà a salvarsi.

Molto male. Iniziare il campionato con una sconfitta è un po' come sbagliare a collocare il primo pezzo del tetris: se sbagli anche il secondo, sei già in mezzo ad un casino. 
Ed allora: effetto De Boer, che poi va ad annichilire la squadra dopo la sconfitta di Chievo-Verona o effetto Allegri che inizia male e poi le vince quasi tutte, due anni fa? A Spalletti l'ardua sentenza. Sta di fatto che se continua a fare sciocchi esperimenti, perdendo concretezza, De Boer è vicino.

Rimettiamo a posto le cose, giochiamo con una squadra più sensata: mettiamoci a tre a centrocampo, con Keita, Perisic e Icardi sin da subito. Asamoah facciamolo agire da esterno basso. Mettiamo da subito anche Vrsaliko, e cerchiamo di non farci condizionare dai timori: Nainggolan subito dalla prossima!

Mettiamo le riserve in panchina, ed i titolari in campo: non fateci più vedere partite dell'Inter così squallide e perdenti... capito, Luciano?