A volte le gare ciclistiche finiscono in volata: per arrivare primi sotto lo striscione dell'arrivo, talora certi sprinter sgomitano, chiudono le traiettorie degli avversari, insomma si concedono anche delle scorrettezze, che a volte vengono sanzionate dai giudici, e a volte no. Bene, questa situazione ben rappresenta, quella delle scorrettezze con gli avversari, lo stile Juventus: loro vogliono vincere a tutti i costi, e non conoscono la dimensione della colpa. Sono arroganti, sfacciati, manipolatori. In tutto questo, la cosa peggiore è che l'Inter fa di tutto per farli sgomitare e per uscire malconcia dalle loro scorrettezze, dai loro machiavellismi. Prendiamo la vicenda Lukaku. Sono, accidenti, due mesi che tutti i giorni, come un'interminabile litania, leggiamo e sentiamo che Lukaku vuole l'Inter, l'Inter vuole Lukaku, e che prima o poi si dovrebbe fare. Stiamo due mesi a fare la corte ad un giocatore, senza prenderlo, ed ora sembra che lo potrebbe prendere la Juventus! Se questa vicenda finisse così, la dirigenza interista si arrenderebbe alla loro arroganza, finendo per derivarne un'immagine che è quella di un club debole, inferiore, destinato alla sconfitta, prima ancora che tutto inizi. Si sta ripetendo, in salsa beffarda, quanto successo l'anno scorso con Modric: Modric-Inter, Inter-Modric, e poi Modric rimane a Madrid. VORREI MA NON POSSO. BELLA FIGURA! 

Insomma, dico io, perché portare avanti queste "trattative telenovelas" per estati intere? Un giocatore, una volta fissato il prezzo del cartellino, se lo vuoi o lo puoi prendere allora lo prendi, altrimenti cambi obiettivo! Perché farsi beffare tenendo in piedi trattative sterili per mesi? E' questo che non capisco, non tanto il fatto che non si compri Lukaku a 83 milioni di euro! Non riesco ad entrare nelle logiche di questa nostra dirigenza tafazziana, non mi capacito di come ci si possa buttare così stupidamente tra le grinfie del nemico. Io il management lo concepisco di più come un fatto di chiarezza, di determinazione, e non di sterile confusione e di inutile ostinazione. Tra laltro, anche l'Inter se la gioca così quando gli chiedono un giocatore: il prezzo è questo, prendere o lasciare (vedi la vicenda 2018 Perisic-United). Non si capisce, quindi, perché si pretenda dagli altri lo sconto, il benedetto sconto, come la massaia al banco del fruttivendolo! E intanto la regina della scorrettezza a strisce bianconere gongola e si compiace della sua logica del sabotaggio degli avversari: mi raccomando, mettiamo sempre il piede nella tagliola, andiamo pure a fare una partitella a calcio nella A14! Amala... anche se non la capisci.