L’addio di Conte ha lasciato la maggior parte dei tifosi interisti, orfani del “Salvatore” di via Liberazione, che con il suo blocco antisommossa, ha letteralmente polverizzato i campioni d’Italia in carica, anche se in classifica in questo caso, perché il campo ha dato una sentenza molto più soft per i  bianconeri (2-0 all’andata per noi, e 2-1 per loro al ritorno). E’ proprio inutile, il tipico tifoso interista, insaziabile per storia, ha già digerito uno scudetto stravinto, come se negli ultimi 11 anni in casa Inter, il film trasmesso sia stato sempre lo stesso, bandiere ogni anno al duomo e sfottò ai rivali. Eh sì! Il “Picasso” leccese ha deciso probabilmente di svignarsela, anche se cari lettori, non intendo ripetermi, perché potete tranquillamente andare a sbirciare nel precedente articolo per capire cosa intendo per “probabilmente di svignarsela”.

Il capitano ha lasciato i soldati sul campo da guerra, alla “armiamoci e partite!”, proprio ora che il gioco si stava letteralmente facendo duro con il rientro alla base del “moderatore” Max, e il ritorno dello “Special One” sponda Roma (Special one, almeno fino agli anni d’oro di Chelsea e Inter, poi…). Dopo che il Buon Antonio di Lecce ha imboccato la ritirata, tirava un aria particolare tra noi tifosi, come se al di sopra del capitano, il generale corpo d’armata e i colonnelli dopo di lui, stessero tremando dalla paura in stile “siamo fregati signori miei”, e invece no, hanno capito le ragioni discutibili del loro “dipendente”, facendosene una ragione di vita, e virando infine sull’ormai ex laziale, sicuramente meno vincente del primo, ma più aziendalista in questo caso, dote vitale per i piani dello “Young” Zhang, cioè vendere=comprare (sperando che sia una cosa provvisoria). Voglio aggiungere inoltre, che Inzaghi ha fatto molto bene alla Lazio, giocandosi lo scudetto lo scorso anno, poi sappiamo com’è andata a causa del Covid.

 Riguardo il giovane presidente nerazzurro, laureato alla Wharton Business School of Pennsylvania (seconda business school al mondo, in base al ranking stilato dal Financial Times, mica poco!), è diventato il presidente nerazzurro più giovane a vincere nel dopoguerra, un predestinato diciamo, nonostante le difficoltà che la pandemia ha causato nell’industria globale e calcistica in questo caso. Possiamo armarci di critica a più non posso, ma i danni del Covid-19 sotto il profilo finanziario per le semplici famiglie, sono stati più che allarmanti, pensate per una famiglia come quella di Zhang in questo caso, che fattura con Suning.com una cifra da capogiro di 10 miliardi di dollari! (dati di Forbes del 04/06/2021). Sicuramente qualche lettore penserà : ”Grazie di tutto, ma poteva venderla invece di ridursi in questo stato”. Io, invece, vorrei porvi una domanda: “Come mai tutti vogliono l’Inter e nessuno se la compra?”. Essenzialmente credo che questo è il periodo in cui nessuno compra e nessuno vende, ovviamente non ve lo posso garantire, ma durante questo mio ultimo anno all’ università di Salford, ho avuto la possibilità di accedere su alcuni database accademici, dove in effetti, il mercato non vanta di un buon momento.

Ritornando allo “Young” Zhang, durante la cena di natale nel 2018 disse: “Riusciremo a schiacciare tutti, in campo e fuori”. Mica aveva tutti i torti il giovane presidente, dove avrà sicuramente peccato in qualcosa (Joao Mario e Gabigol?), ma la promessa è stata largamente mantenuta, no? Inoltre, credo che nel pre-pandemia, stava rispettando tutte le aspettative con l’ingaggio del “Picasso” leccese, “Big Rom”, Eriksen, cioè ingaggi tutt’altro che leggeri nelle casse nerazzurre, e sulle tasche del giovane di buone speranze a mio parere. No! cosa centra tutto questo! era suo dovere! non doveva lasciare andar via Conte! I big non vanno venduti! E’ inutile girarci attorno, nessuno di noi fattura 10 miliardi l’anno, per capire minimamente cosa ci possa essere dietro un piccolo ridimensionamento, perché se dovessimo vendere solamente il “Flash di Marrakesh”(si vocifera per una cifra stratosferica di 80 milioni dal PSG), possiamo parlare di qualche ritocco al progetto, e non era come la voleva interpretare il nostro ex comandante di brigata.

Credo che il giovane presidente si sia comportato all’altezza della situazione, dove ha dovuto rinunciare al suo ex allenatore, e sicuramente a qualche protagonista dell’ antisommossa nel prossimo futuro, ma ha convinto chi realmente è importante nel mondo Inter, cioè il nostro CEO Marotta, il DS Ausilio, ma anche il nostro vero capitano Javier Zanetti (anche se quest’ultimo ci seguirebbe anche in B, vabbè..), dirigenti di grande valore che stanno cercando di uscirne più forti, con la consapevolezza che la squadra da battere siamo noi, essendo i nuovi campioni d’Italia in carica “by the way”. Credo che alcuni giornalisti (uno di questi il rispettabilissimo Gianluca Rossi) e non, abbiano spesso e volentieri criticato il giovane Zhang per l’età presidenziale, senza facendo riferimento al fatto che l’esperienza è importante, ma è un fattore secondario alla conoscenza, elemento primario quest’ultimo per svolgere una professione, ricordatevelo! L’ho già ripetuto nel precedente articolo che non sono un fan di Zhang, ma sono favorevole alla stabilità, e il buon Steven mi trasmette questo al momento, perché lo vedo parecchio convinto del suo operato, forse troppo. Anche il duo Marotta-Ausilio non è da meno, dove non sembrerebbe che si siano trappati i capelli per l’addio di Conte (anche se non è che abbiano da tirarsi molto in questo caso, però..).

In conclusione, credo che bisogna continuare ad avere fiducia nella professione dei nostri dirigenti e del presidente in questo caso, senza fare troppi problemi a riguardo, va via il “Flash” Hakimi? Ne arriverà un altro. Ricordate quanti storcevano il naso per Darmian? Tanti, io in primis, e invece si è rivelato fatale per le inseguitrici, più di Hakimi, facendoci guadagnare 6 punti utili per il titolo. Ora “Flash” è un vero e proprio “Avenger” che spacca il campo come pochi, ed è un vero e proprio atleta con la A, ma Marotta e Ausilio stanno lavorando per portare a casa un buona alternativa al marocchino, fidatevi! Si vocifera che Lazzari sia sul taccuino di Ausilio per sostituire il marocchino. Come ho già menzionato nel mio precedente articolo, il laziale, ha realizzato 6 assist e 2 goal, dove Inzaghi lo conosce molto bene, che ne pensate? Un’ultima domanda per i lettori, se il progetto rischiava realmente di naufragare, pensate realmente che il CEO più capace in Europa, sarebbe rimasto al timone dell’Inter? Io no, e voi?