Perché ho dedicato questa pagina blog alla squadra di Firenze? Perché del resto ne ho abbastanza, compresa la mia Benamata. Non ho nulla da spulciare al momento. Tutto fila liscio, nel senso che la Juve con il serbo vincerà lo scudetto con un bel quarto posto, il Milan forse arriverà più in su, e il Biscione vincerà lo scudetto numero 20. STOP! Mi fermo. Proseguiamo con la Fiorentina.

Ad essere sinceri ho notato che molti supporters della viola, sono parecchio attivi in termini di lettura sulla piattaforma VXL, quindi, spero che possano apprezzare il mio blog che riguarderà proprio la loro squadra del cuore. Voglio anche sottolineare che non ho intenzione di dimostrare nulla, sia chiaro, ma in un certo senso voglio misurare la mia qualità di critica (efficiente o non) su altri contesti, quello viola in questo hàso.

“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”. Questa frase di Winston Churchill, a mio parere, il presidente Commisso ce l’ha ben salda sulla sua coscienza. Io direi che ci sta provando Mr. Okkei? Nonostante la partenza di Vlahovic, perchè è semplice giudicare una cessione così importante, se si è felici di soffrire di daltonismo. Io credo che la Fiorentina con la cessione di Vlahovic ha spianato la strada per un progetto importante. Con questa mossa il vostro presidente ha dato una lezione in Serie A di un’outstanding gestione del proprio patrimonio, anche con il rischio di poterlo definitivamente perdere.

Sicuramente il blogger Giancarlo Sali, il blogger fiorentino più seguito su VXL (e probabilmente non solo) si starà chiedendo: “A quale progetto ti stai appellando, se il calciatore più importante della Fiorentina è stato venduto alla rivale di sempre? (Ammesso che riuscirà a leggere il blog in questione ovviamente).
Beh, da un punto di vista puramente sentimentale come dargli torto, ma se dovessimo riesumare il buon senso che sembrerebbe essere stato seppellito in questo caso, io vorrei chiedervi, non solo a Giancarlo Sali, ma a tutti i tifosi fiorentini, datemi una sola ragione per il quale Vlahovic avrebbe dovuto accettare di rimanere alla Fiorentina e rifiutare la Juventus?
Qui si parla di brand, non solo, qui si parla di grandezza in scala, non di rivalità da bar dello sport. In questo contesto, si mette in discussione il diritto di un professionista, come d’altronde tutti i professionisti che esercitano qualsiasi professione, di migliorare la propria carriera; non solo, datemi un sola motivazione perché Commiso avrebbe dovuto rifiutare quella cifra per un calciatore che aveva sposato il progetto Juve durante il suo contratto con la Fiorentina? Non ve lo sta chiedendo uno juventino, ma un interista, quindi in questo caso faccio le veci dello svizzero neutrale.
Se volessimo essere più chirurgici con il presidente fiorentino, in questo blog, non si può non rispolverare il concetto d’investimento (che il presidente Commisso ha ben chiaro) che è alla base di qualsiasi azienda a scopo di profitto e non di charity. Quando si usa questo sostantivo (già menzionato in un mio precedente blog su CR7-Juventus), ci si riferisce in un impiego di qualsiasi somma su beni potenzialmente durevoli, nella speranza di quest’ultimo, di un futuro aumento del proprio capitale.
Ora, cari lettori fiorentini, perché inveire su un uomo che ha giustamente ceduto un suo bene ad una cifra fuori mercato per la situazione contrattuale del calciatore, invece di esaltarlo? Perché disturbare la dignità di un uomo (la foto sul ponte è da mentecatti) che di tasca sua, e non come altri presidenti in A (compreso Steven Zhang), ha ridato speranza al popolo viola?

“Non è la più forte delle specie che sopravvive né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti. Beh, questa frase di Darwin come non dedicarla al tifoso viola stanco, stanco di questo presidente che sta mettendo la Fiorentina in ginocchio, come se in passato i fiorentini avessero conosciuto di meglio.
Dare il via ad un progetto, non significa trattenere con forza un dipendente che non ne fa una ragione di denaro ma di carriera. Il vostro presidente come pochi, ha capito che per provare a migliorare il brand viola bisogna non solo investire sul mercato (direi abbastanza promettente), ma dare vita ad una struttura solida e intraprendente che in futuro possa essere ambita come le altre big di A un giorno, e non essere considerata un’ottima opzione per un inizio di carriera (perché bisogna essere dei creduloni se dovessimo pensare il contrario).

Vorrei rivolgermi nuovamente a Giancarlo Sali, che in questo caso, ha una grande responsabilità di cronaca sulle spalle verso i fiorentini che lo seguono, dicendo che Commisso, come nessun presidente in A, ha spiegato il Measuring Entrepreneurial Success alla Columbia University, si fidi, l’ha spiegato egregiamente. Qui non stiamo discutendo un uomo dello stesso breed dei Della Valle o di Cecchi Gori con tutto il rispetto, qui parliamo di un uomo diverso, e con un bagaglio culturale non indifferente. Non giudichi un progetto che probabilmente solo pochi possono giudicarlo al momento. Lo lasci lavorare. Un profondo respiro. E' ancora troppo presto (non è un attacco. Assolutamente), perché se dovesse lasciarvi sono hàzzi amari…
Non voglio apparire banale informandola di quello che quest’imprenditore ha prodotto durante la sua carriera, o della forza economica di quest’uomo, perché sono sicuro che lei l’abbia già fatto. Mi risparmio la ricerca in questo caso.
Dopo tutte queste inutili critiche sul vostro presidente, sono arrivato ad una conclusione (forse affrettata), che quest’uomo è con ogni probabilità più grande della della realtà che vi ha caratterizzato durante i vostri anni di storia, quindi, credo che la teoria di Darwin vada riletta più volte in questo caso.

Cari lettori fiorentini, focalizzatevi sul mercato, ci mancherebbe, ma non trascurate l’importanza del nuovo centro sportivo in costruzione, che aumenterà il valore del brand per la prima volta nella sua storia.
Supportate il vostro presidente affinchè riesca nel suo importante intento di costruire il nuovo stadio che renderà la Fiorentina un club all’avanguardia finalmente, che permetterà quest'ultimo di accedere nel l'astro delle grandi, invece di ostinarsi a non accettare che Vlahovic ha deciso di voler lasciare un club che ha vinto 10 titoli in 96 anni, per il club più vincente in Italia.

Credo che quest'uomo non sia venuto in Italia per sperperare sul mercato, ma per produrre. E per produrre bisogna costruire. Costruendo si può spendere, straspendere sul mercato, ma non sperperare.

“Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti…… tenetela in mente….
Un Saluto...
Alla prossima...