Quando questa estate c'è stata la presentazione di Vincenzo Italiano, molti addetti ai lavori si concentravano a scrivere se fosse l'allenatore giusto per la Fiorentina. Alcuni lo vedevano un allenatore troppo offensivista e altri lo indicavano come un mister ambizioso, pronto per una piazza come Firenze. Nell'intervista, c'è chi gli ha domandato il perché sulla decisione di lasciare La Spezia per la Fiorentina, dopo che aveva dato già la parola di rimanere ancora un anno a lottare per non retrocedere con la società spezzina. Prima del ritiro di Moena, Vincenzo Italiano ha ricevuto così molti aggettivi sia positivi per il grande lavoro con la sua ex squadra La Spezia, sia negativi per un atteggiamento poco gradito di aver abbandonato un giocattolo da lui creato e poi rotto. Tuttavia dopo la prestazione d'ieri sera, il lavoro di Italiano sta prendendo forma. La squadra, tutta, è con lui. In campo, come a fine partita, si è visto un'alchimia importante: uno per tutti, tutti per uno. 

La vittoria d'ieri non è frutto di un caso, ma di un percorso che è partito da zero e si sta evolvendo partita dopo partita. Eppure, alla sconfitta di Roma qualche giornalista fiorentino scriveva di una scelta sbagliata di giocare amichevoli con squadre molto deboli e che la Fiorentina avrebbe trovato vita difficile con compagini più forti. Nella sconfitta all'esordio ci sono stati comunque segnali positivi. La Fiorentina aveva retto il confronto con la Roma ed era riuscita a pareggiare giocando un calcio coraggioso, propriamente come avrebbe voluto il tecnico italo - tedesco. La sconfitta per 3 a 1 ha fatto vedere azioni interessanti e il modo di stare in campo è stato ottimo. Nella partita successiva con il Torino, i giocatori applicano alla perfezione il gioco dell'allenatore: pressing, squadra corta, palla a terra, diagonale difensiva e fuorigioco, cercare la profondità, creare spazi vuoti per inserimenti di difensori, centrocampisti e attaccanti. Il gioco offensivo si è fatto notare per quasi tutta la partita e al gol del giocatore granata, la Fiorentina non si è disunita e ha portato a casa la sua prima vittoria in campionato. Nei quindici giorni di sosta per le partite di qualificazioni delle nazionali al prossimo mondiale in Qatar, l'allenatore della Fiorentina ha avuto tempo per sperimentare insieme ai giocatori che sono rimasti a Firenze e preparare la partita di Bergamo. L'assenza dei nazionali ha dato più spazio ad alcuni giocatori che nelle prime due partite erano rimasti in panchina. Affrontare l'Atalanta al Gewiss Stadium è arduo per tutti. Negli ultimi anni, una piccola città come Bergamo ha ospitato squadre di alto rango internazionale e tutto l'ambiente calcistico bergamasco è cresciuto tanto sia come organizzazione sia come visibilità. Nel prepartita d'ieri sera, molti scommettitori hanno pensato al segno X come risultato finale. Il pareggio invece è stato annientato da un coraggio impressionante da parte della Fiorentina perchè fin da subito si è percepito che la viola potesse vincere sulla forte Atalanta. 

Tutto ciò che si è detto su Vincenzo Italiano e la Fiorentina in estate, oggi ha un'altra realtà. Dopo una partita con tre rigori, di cui due battuti in maniera esemplare da un attaccante fantastico come Vlahovic, la squadra toscana si candida tra le prime dieci del campionato con la consapevolezza che può qualificarsi per un posto in Europa. La parte tecnico - tattica di Vincenzo Italiano e la sua capacità di essere uno psicologo con i giocatori, dà l'ennesima prova di un allenatore meritocratico che sa il fatto suo. Malgrado siamo solo alla terza giornata di campionato, c'è una sensazione bellissima che da molto tempo, forse troppo, non si respirava a Firenze. La città d'arte aspetta da anni di vedere gioco, spettacolo e risultati con obiettivi importanti come il ritorno alla partecipazione di Europa League oppure Champions League. I tifosi della fiorentina sognano di riascoltare la famosa canzoncina della Champions e perché il sogno diventi realtà, la coesione tra società, tecnico, giocatori e deve continuare su questa direzione.Vedremo strada facendo quanta continuità ci sarà dalla vittoria d'ieri fino al prossimo maggio. Solo così, la Fiorentina regalerà una realtà che a oggi rimane un sogno. 

 

VIDEO YOUTUBE: Un tifoso viola... dopo, la vittoria...

Piero Posillico