La terza giornata di Serie A si conclude con la vittoria del Bologna sul Verona per 1 a 0. MilanNapoli e Roma sono in testa alla classifica. Prima vittoria della stagione per Venezia e Torino. I lagunari battono l'Empoli con un gol alla Pelè di Okereke mentre il Torino travolge la Salernitana per 4 a 0 giocando un calcio da Toro. L'Inter viene raggiunta due volte dalla Sampdoria e non va oltre il pareggio: 2-2 risultato finale. L'Atalanta perde in casa dalla sorprendente Fiorentina in una partita che ha come segno i calci di rigore: ben tre calci di rigore assegnati e realizzati. Il Genoa rimosta due gol in casa del Cagliari vincendo una partita bellissima: da 2-0 a 2-3 in pochi minuti. Da segnalare che i gol dei liguri sono stati realizzati tutti su colpi di testa. La Juventus perde per la seconda volta di fila e viene rimontata da un Napoli davvero forte. La Lazio delule in casa del Milan: troppo brutta per essere vera. Non basta un bel Sassuolo all'Olimpico che perde alla fine di un match che poteva finire con tanti gol. L'Udinese batte Spezia 1 a 0 in trasferta e si lancia verso le zone alte della classifica. Prima vittoria per Venezia, Genoa e Torino. Da ricordare che la terza giornata di campionato si è conclusa senza pareggi per 0-0.

EMPOLI-VENEZIA 1-2
Marcatori: 13’ Henry (V), 68' Okereke (V), 89' Bajrami (E)
L'Empoli fa due passi indietro rispetto alla gara precedente. Battere la Juventus non capita tutti i giorni, ma la squadra toscana ha preso sottogamba l'avversario fin dai primi minuti. Questo scontro diretto per la salvezza doveva essere per i ragazzi di Andreazzoli un motivo in più per essere consapevole di poter credere di rimanere in Serie A a fine stagione. Questa sconfitta deve far riflettere, e non poco. Tuttavia, nelle prossime tre partite, l'Empoli affronterà tre gare alla sua portata: Sampdoria, Cagliari e Bologna.
Il Venezia raggiunge la sua prima vittoria di questa stagione meritatamente. In questa partita, i due marcatori hannoo dato qualche certezza in più all'allenatore a fine partita. L'attacante Henry e Okereke hanno realizzato due gol belli e importanti per la prima vittoria dei lagunari in terra empolese. Dopo questa vittoria, la squadra di mister Zanetti può concentrarsi sull'obiettivo primario della stagione: la salvezza. Da registrare il grandissimo gol di Okereke che dalle trequarti vola verso la porta avversaria facendo un gol in solitudine tirando in mezzo a tre giocatori. Davvero un gol memorabile. Spezia, Milan e Torino sono le prossime partite che affronterà il Venezia.

EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic (83' Henderson), Ismajli (46' Tonelli), Luperto, Marchizza; Bandinelli (46' Di Francesco), Ricci (62' Stulac), Haas; Bajrami; Cutrone, Mancuso (62' Pinamonti). All. Andreazzoli.
VENEZIA (4-3-3): Lezzerini (46' Maenpaa); Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni, Schnegg (46' Molinaro); Busio, Vacca (67' Okereke), Fiordilino (54' Crnigoj); Aramu (33' Heymans), Henry, Johnsen. All. Zanetti.
Arbitro: Rapuano
Ammoniti: Ismajli (E), Aramu (V), Lezzerini (V), Haas (E), Johnsen (V), Heymans (V), Maenpaa (V)

 

NAPOLI-JUVENTUS 2-1
Marcatori: 10' Morata (J), 57' Politano (N), 85' Koulibaly (N)
Il Napoli vince per la terza volta consecutiva e si conferma squadra da battere.Il gioco è migliorato rispetto alle due precedenti partite di campionato e i calciatori partenopei hanno capito cosa realmente vuole Spalletti. L'allenatore toscano può stare tranquillo perché ha dei giocatori funzionali, bravi sia tecnicamente sia tatticamente. Una curiosità: a fine partita, Spalletti e Allegri hanno avuto una discussione accesa: sembra che l'allenatore della Juventus non abbia gradito il comportamento del collega allenatore perchè più volte durante la partita si è lamentato con il quarto uomo. Comunque, tutto questo è superflo davanti a una squadra che per lungo e largo ha dominato e il 2 a 1 è strameritato. Già dalle prossime partite si capirà quanto questo Napoli sia forte. Due trasferte delicate ma non impossibili: Udine e a Genova con la Samp, poi in casa il Cagliari.
La Juventus è in ritardo rispetto alle grandi squadre di Serie A. 
Dopo tre partite un punto e la dice lunga sull'organico dei bianconeri, impoverita ma non scarsa. Tanti addetti ai lavori hanno sottoliniato le assenze della Juve contro il Napoli. In realtà, i giocatori che hanno sostituito i cosidetti titolari erano comunque ottimi giocatori. La società bianconera ha sempre allistito tre squadre: una per la coppa europea, una per il campionato e l'altra per la Coppa Italia. Tuttavia, Allegri deve organizzare il modulo di gioco ancora carente per i calciatori a sua disposizione. Cuadrado non è un terzino e quando ha Udine ha giocato ala destra si è visto: un gol e tante belle giocate. Altri esperimenti, al momento, sembrano controproducenti. Questa Juventus, vista così com'é, può solo migliorare e contro il Milan vedremo se riuscirà a vincere la prima partita di questo campionato per poi andare in Liguria contro il modesto Spezia e poi in casa contro la Sampdoria.

NAPOLI (4-2-3-1): 
Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (90' Malcuit); Anguissa, Fabian Ruiz; Politano (72' Lozano), Elmas (46' Ounas), Insigne (73' Zielinski); Osimhen (90' Petagna). All. Spalletti.
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Pellegrini (58' De Ligt); McKennie (72' Ramsey), Locatelli, Rabiot; Kulusevski, Morata (82' Kean), Bernardeschi. All. Allegri.
Arbitro: Irrati
Ammoniti: Elmas (N), Locatelli (J), Lozano (N)

 

ATALANTA-FIORENTINA 1-2
Marcatori: 33' rig. e 49' rig. Vlahovic (F), 65' rig. Zapata (A)
L'Atalanta ha iniziato questo campionato con tante difficoltà giocando un calcio prevedibile.Probabilmente la Dea è in rodaggio, ma in tre partite ha raccolto 4 punti e il gioco è latente. Con Torino, Bologna e ultima Fiorentina, la squadra di Gasperini è priva di schemi e soluzioni rapidi per concludere a rete. Il centrocampo, come la difesa è in netta difficoltà quando viene aggredita. Il solito Gasperini si lamenta dell'arbitro quando perde o pareggia. Questo è di cattivo gusto già da qualche anno e questo personaggio che prende spesso lodi giustificate, pecca quando fa la vittima. Il suo vittimismo è sinonimo di poca professionalità. A volte, bisogna saper perdere e ammettere che esiste anche l'avversario perchè non bastano 15 minuti in area avversaria per dire di aver demeritato la sconfitta. Per il momento, niente scuse: l'Atalanta gioca male e nelle prossime gare con Salernitana, Sassuolo e Inter deve dimostrare di essere quella squadra che ha incantato.
Se l'Atalanta gioca male, la Fiorentina è partita benissimo applicando un calcio proprio come desidera l'allenatore Vincenzo Italiano. 
In poco tempo, l'ex Spezia, ha pragmato i giocatori con schemi offensivi e difensivi degni di un 4-3-3 tutta corsa e folate offensive alla ricerca costante del gol. In questo inizio straordinario della viola va ricordato che rispetto allo scorso campionato, a Bergamo c'erano 9 degli 11 titolari. Questo significa che il mister in due mesi con la squadra ha saputo dare quell'energia positiva di gruppo. Da ricordare i due bei rigori tirati da Vlahovic nella partita di Bergamo. Il giocatore dovrebbe firmare il rinnovo prima di Natale. La Fiorentina avrà un'altra trasferta difficile contro il Genoa, reduce da una rimonta bellissima in pochi minuti a Cagliari e poi incontrerà l'Inter. In queste due partite, vedremo se la Fiorentina avrà scalato posizioni. 

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Pasalic (82' Ilicic), Freuler, Maehle (50' Gosens); Pessina (85' Koopmeiners); Miranchuk (50' Malinovskyi), Zapata (82' Piccoli).
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti (25' Odriozola), Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Torreira (66' Amrabat), Duncan (76' Castrovilli); Callejon (76' Gonzalez), Vlahovic, Sottil (66' Saponara).
Arbitro: Marini
Ammoniti: Maehle (A), Igor (F), Bonaventura (F), Zapata (A), Milenkovic (F), Gosens (A), Odriozola (F), Freuler (A), Palomino (A)

 

SAMPDORIA-INTER 2-2
Marcatori: 18' Dimarco (I), 34' Yoshida (S), 44' Lautaro Martinez (I), 48' Augello (S)
La Sampdoria ha rimontato due volte l'Inter e acciuffa un pareggio importante, soprattutto che fa morale. Una prestazione contro i campioni d'Italia che sembrava proibitiva alla vigilia, ma che sul campo si è rivelata molto efficace perchè non è mai facile rimontare due gol a chi lotta per lo scudetto. Dalla prestazione all'esordio con l'altra milanese, la Samp ha dimostrato tanto carattere e voglia di non perdere. Da registrare che Augello ha fatto un gol fantastico ma che la coppia di vecchietti Caputo - Quagliarella è da rimandare alle prossime partite. Anche se è ancora presto per dirlo ma la sensazione è che per i blucerchiati ci dovrebbe essere un altro campionato tranquillo, lontano dalle zone basse della classifica.
L'Inter ha commesso un passo falso verso la lotta per rivincere il campionato. 
Una squadra ambiziosa non si può permettere di perdere punti con squadre che non hanno obiettivi importanti come arrivare primo oppure che lottano per un posto in Europa. A parte il gol bellissimo di Lautaro e precedentemente quello di Dimarco su punizione, il resto dei neroazzurri sono sembrati molli. Forse, la testa era alla partita importante di Champions League con il Real Madrid o forse il caldo torrido delle 12 e 30. Forse, un allenatore non troppo concentrato nel portare a casa i tre punti, visto che i cambi questa volta non lo hanno aiutato. Comunque, l'Inter è in grado di risalire: questo è sicuro.
SAMPDORIA (4-4-2): 
Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello (78' Murru); Candreva, Adrien Silva (88' Torregrossa), Thorsby, Damsgaard (78' Verre); Caputo, Quagliarella (68' Askildsen).
INTER (3-5-2): Handanovic 5,5; Skriniar, de Vrij , Dimarco (67' Dumfries ; Darmian, Barella , Brozovic (54' Vidal ), Calhanoglu  (67' Sensi ), Perisic  (54' D'Ambrosio; Dzeko, Lautaro (62' Correa ).
Arbitro: Orsato
Ammoniti: Brozovic (I), Thorsby (S), Bereszyinski (S), Colley (S), Adrien Silva (S), Dzeko (I), Correa (I), Vidal (I)
 

CAGLIARI-GENOA 2-3
Marcatori: 16' rig. Joao Pedro (C), 56' Ceppitelli (C), 59' Destro (G), 69' e 78' Fares (G)
Il Cagliari si è incatenato da sè perdendo una partita che sembrava vinta. Semplici è a rischio esonero perchè in tre partite il gioco è stato davvero latente, brutto sotto ogni profilo. Ritardo anche l'intesa tra Keita Balde e Joao Pedro e la difesa fa acqua da tutte le parti: in tre partite, subiti 9 gol. Vedremo se la società deciderà di cambiare allenatore. Probabilmente si aspetteranno le prossime tre partite con Lazio, Empoli e Napoli, ma la squadra ha bisogno di punti per non rimanere nei bassi fondi della classifica. Vedremo se in questi giorni ci saranno nuovi sviluppi.
Il Genoa rimonta due gol e incamera i primi tre punti in questo campionato. 
Ballardini può sentirsi soddisfatto di aver vinto a Cagliari, società che nella sua carriera ha militato tre stagioni in tre particolari stagioni. Dieci anni fa fu anche esonerato. Comunque, i tempi sono cambiati e a Genoa l'allenatore nato a Ravenna è considerato un dio rossoblu. Se Ballardini ha scacciato via tutti i fantasmi dello zero in classifica lo deve a Fares. Il giocatore marocchino in 13 minuti ha fatto due gol bellissimi di testa dando la prima vittoria ai grifoni. Nelle prossime partite vedremo la forza del Genoa che incontrerà Fiorentina a Marassi, il Bologna al Dallara e il Verona in casa. I prossimi tre incontri sapremo se la vittoria di Cagliari è stato demerito dei sardi oppure di un Genoa pronto a risalire in classifica grazie a un gioco organizzato.

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Walukiewicz (46' Caceres), Ceppitelli, Carboni (82' Pereiro); Zappa (65' Bellanova), Grassi (54' Nandez), Marin, Deiola, Dalbert; Keita Balde (65' Farias), Joao Pedro. Allenatore: Semplici
GENOA (3-5-2): Sirigu; Maksimovic, Biraschi (46' Vanheusden), Criscito; Sabelli (46' Kallon), Sturaro (46' Fares), Toure, Rovella, Cambiaso; Pandev (62' Ekuban), Destro (84' Behrami). Allenatore: Ballardini
Arbitro: Pairetto
Ammoniti: Ceppitelli (C), Biraschi (G), Sabelli (G), Kallon (G), Joao Pedro (C)

SPEZIA-UDINESE 0-1
Marcatori: 89' Samardzic
Spezia è in crisi nera. La squadra di Thiago Motta ha ottenuto un solo punto a Cagliari e a Roma contro la Lazio è stata surclassata per 6 a 1. Dopo 88 minuti ci si aspettava uno 0 a 0 e invece il gol di Samadrdiz ha riportato lo Spezia all'inferno. Eppure, l'inserimento di Verde nel secondo tempo lasciava sperare in qualcosa di positivo. Al momento, solo la Salernitana ha fatto peggio e altre squadre con un punto non possono rallegrare gli spezzini abituati da due anni a vivere il calcio nei riflettori del paradiso. Per risalire, nelle prossime tre partite l'allenatore deve inventarsi qualcosa. Venezia, Juventus e Milan le prossime avversarie. Dai 4 ai 5 punti potrebbero far salire lo Spezia in purgatorio. Sicuramente, la società si affiderà a Thiago Motta e la fiducia sembra riconfermata dopo un'altra prestazione non proprio esaltante. Vedremo dopo tre partite se i liguri saranno ancora a quota uno in classifica.
Il segreto dell'Udinese è Gotti. 
Questo allenatore è sempre dietro le quinte e mai al centro delle attenzioni da parte dei media che preferiscono pompare altri mister. In pochi avrebbero scommesso il gol di Samardzic, appena entrato in campo al posto del talento Deulofeu. Ebbene, Gotti dimostra una certa personalità senza guardare in faccia a nessuno. L'Udinese spinta dal morale dopo aver rimontato due gol alla Juventus nella prima giornata di campionato, vive nell'ali dell'entusiasmo e i 7 punti sono meritatissimi. Nelle prossime tre partite, i friulani se la vedreanno con Napoli, Roma e Fiorentina. Battere i partenopei significherebbe andare a dieci punti: gli obiettivi cambierebbero in modo esponenziale. 

SPEZIA (4-3-3): Zoet; Sala (70' Bourabia), Nikolaou, Hristov, Ferrer; Maggiore, Kovalenko (62' Agudelo), Bastoni; Antiste, Gyasi, Colley (62' Verde). All. Thiago Motta.
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Nuytinck, Samir; Molina, Arslan, Walace (63' Makengo), Pereyra, Stryger Larsen; Deulofeu (81' Samardzic), Pussetto (63' Beto). All. Gotti
Arbitro: Guida
Ammoniti: Pussetto (U), Arslan (U), Nikolaou (S)

TORINO-SALERNITANA 4-0
Marcatori: 45' Sanabria, 65' Bremer, 87' Pobega, 91' Lukic
Finalmente il Torino gioca da toro e vince la prima partita in Serie A per la stagione 2021/22. Funziona tutto nella terza gara di campionato. I granata giocano in maniera accorta per 45 minuti, poi un gol incredibile di testa da parte di Sanabria che infiamma l'Olimpico di Torino. Nel secondo tempo, Bremer, Pobega e Lukic mettono il poker in una partita che ha ridato fiducia all'ambiente granata e a tutti i tifosi che da anni stanno aspettando di vedere un grande Torino in Europa. Juric con i nuovi arrivi potrà lavorare meglio nelle prossime partite che incontrerà Sassuolo questo venerdì sera, poi Lazio il prossimo giovedì 23 settembre e Venezia lunedì 27.
La Salernitana è un disastro!
 In queste tre partite si sono visti i limiti di una squadra che regge il campo per 45 minuti, poi il buio totale. Già dalla prima partita, i campani erano in vantaggio a Bologna ma verso la fine della gara si è fatta rimontare. Ferma a zero punti, si spera in Ribery. Entrato in partita in corsa, il francese ha toccato pochi palloni e i tifosi campani sperano nelle sue magie per risalire in campionato. Nelle prossime partite si aspetta una Salernitana che possa almeno muovere la classifica: due partite in casa con Atalanta e Verona per poi tornare in trasferta a Sassuolo.  

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez (62' Buongiorno); Singo, Lukic, Mandragora, Ansaldi (74' Aina); Linetty (74' Pobega), Pjaca (74' Praet); Sanabria (85' Rincon). All. Juric.
SALERNITANA (3-5-2): Belec; Gyomber (67' Ribery), Strandberg, Gagliolo; Kechrida, M. Coulibaly (85' Schiavone), Di Tacchio, Obi (57' L. Coulibaly), Ruggeri (46' Ranieri); Simy (57' Djuric), Bonazzoli. All. Castori.
Arbitro: Aureliano
Ammoniti: Bonazzoli (S), Gyomber (S)

MILAN-LAZIO 2-0
Marcatori: 45' Leao, 67’ Ibrahimovic
Il Milan gioca davvero bene. Vedremo se Pioli sarà consapevole di avere in mano una squadra che può vincere il campionato. Battere la Lazio, dopo aver vinto con Sampdoria e Cagliari, dà fiducia per il proseguo di questo campionato. Leao e Ibrahimovic hanno dato i tre punti, malgrado il rigore sbagliato da Kessie. Nonostante le partenze di giocatori importanti, Stefano Pioli sta costruendo un gruppo basato su un gioco collettivo e dinamico. Nella prossima sfida con la Juventus sapremo se il Milan è in grado di mantenere il passo delle prime in campionato. Venezia e Spezia saranno le altre due partite, dopo aver incontrato nel big match i bianconeri. 
La Lazio fa flop al primo vero test. 
Con Empoli e Spezia aveva incantato facendo tanti gol. Nel primo test importante, però, la squadra di Sarri ha deluso tutte le aspettative. Sarri e i giocatori hanno davvero dato una prova acerba, senza cuore. Hanno fatto peggio di loro solo i tifosi laziali, mi auguro non tutti, quando hanno fatto cori razzisti su giocatori del Milan. Nella mia esperienza di osservatore nel mondo del calcio dagli anni 70, posso confermare che la maggior parte dei tifosi laziali sono persone intelligenti e tanti di loro ignorano quei pochi ignoranti che non hanno ancora capito che nascere non è una scelta per nessuno e nessuno decide di nascere uomo o donna e neppure dove. Siamo quasi nel 2022 e il mondo è così universale che solo gli imbecilli non riescono a vederlo. Tuttavia, il tifo laziale è divertente senza cori razzisti e forse è anche più bello di quello dei cugini giallorossi e sono convinto che nel futuro la politica e la religione sarà fuori da ogni stadio e evento sportivo perchè l'amore per lo sport è più forte di qualsiasi odio. Nelle prossime gare, i biancocelesti incontreranno Cagliari in casa, Torino in trasferta e domenica 26 settembre il grande derby con la Roma delle ore 18:00 

MILAN (4-2-3-1): Maignan 6; Calabria 6,5, Tomori 6,5, Romagnoli 7, Hernandez 6,5; Tonali 7, Kessié 6 (61' Bakayoko sv; 74' Bennacer 6); Florenzi 5,5 (61' Saelemaekers 6), Diaz 6,5 (80' Ballo Touré sv), Leao 7,5 (61' Ibrahimovic 7); Rebic 7. All. Pioli.
LAZIO (4-3-3): Reina 6; Marusic 5 (64' Lazzari 5,5), Luiz Felipe 5, Acerbi 5,5, Hysaj 5,5; Milinkovic-Savic 5,5 (74' Basic 6), Leiva 5, Luis Alberto 5,5; Pedro 6 (84' Moro), Immobile 5 (84' Muriqi), Felipe Anderson 5 (64' Zaccagni 6). All. Sarri.
Arbitro: Chiffi
Ammoniti: Marusic (L), Reina (L), Luis Alberto (L), Bakayoko (M)
Espulsi: Sarri dopo il fischio finale

 

ROMA-SASSUOLO 2-1
Marcatori: 37' Cristante (R), 57' Djuricic (S), 91' El Shaarawy (R)
La Roma c'è: El Shaarawy fa gol al primo minuto di recupero e fa rimanere la sua squadra in testa alla classifica. Forse questo è l'anno della Roma. In pochi stanno credendo che i giallorossi possono vincere il campionato. Per il momento è prima insieme a Milan e Napoli e il gioco convince, come è convincente il gruppo che Mourinho sta lavarando per avere più garanzie. La Roma di Fonseca avrebbe perso la gara contro il Sassuolo perchè era una squadra acerba. Al contrario, nelle prime tre partite la Roma ha dimostrato di essere una squadra solida e piena di forza fisica e tecnica. Tatticamente, la squadra romana è messa bene in campo, grazie a un 4-2-3-1 che dà garanzie. Nelle prossime tre gare, la Roma incontrerà il Verona al Bentegodi e poi due partite in casa: prima l'Udinese e poi il derby tanto atteso da tutti.
Il Sassuolo gioca bene, ma non basta. 
La squadra di Dionisi dimostra di giocare molto bene al calcio, ma in questo sport è assolutamente vietato distrarsi. Difficile capire oggi quale campionato faranno i neroverdi, ma nelle prime tre partite i romagnoli hanno fatto vedere spesso un buon calcio. A Roma il Sassuolo ci ha creduto poco e forse riusciranno nelle prossime gare a fare qualche punto in più. Torino, Atalanta e Salernitana sono alla portata per rimuovere la partita, dopo la prima sconfitta di campionato di domenica sera.  

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Viña; Veretout (74’ Perez), Cristante; Zaniolo (74’ Shomurodov), Pellegrini, Mkhitaryan (70’ El Shaarawy); Abraham. All. Mourinho.
SASSUOLO (4-2-3-1):
Consigli; Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Frattesi (84’ Ayhan), Lopez; Berardi (77’ Defrel), Djuricic (84’ Traoré), Boga (89’ Kyriakopoulos); Raspadori (46’ Scamacca). All. Dionisi.
Arbitro: Sozza
Ammoniti: Chiriches (S), Ibanez (R), Cristante (R)
Espulsi: nessuno

 

BOLOGNA-VERONA 1-0
Marcatori: 78' Svanberg (B)
Il Bologna vince e vola a 7 punti senza ancora conosce la sconfitta. La squadra di Mijalovic gioca un calcio come vuole lui: grintoso, maschio, e soprattutto di contropiede. La squadra riesce a far gol quasi a fine partita con Svanberg e riesce a prendere pochi gol, solo 2 per il momento. La squadra al momento sembra più solida. Certo, il calendario al momento è stato molto favorevole: Salernitana, Atalanta e Verona in questo momento sono pesci fuor d'acqua. Le prossime gare del Bologna sono con Inter, Genoa ed Empoli. 
Il Verona è un cantiere abbandonato. Di Francesco è messo male nella sua posizione di allenatore. Al momento, non si parla di esonero, ma nè gioco nè risultati stanno arrivando e vedremo quanta tolleranza ha la società scaligera per trattenere o esonerare l'allenatore ex giocatore della Roma. Esonerare un allenatore dopo tre giornate è una pazzia. Così, nelle prossime settimane le partite con Roma in casa e le due trasferte a Salerno contro la Salernitana e a Marassi affrontando il Genoa ci dirà quanto il Verona sia cresciuto.

BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; De Silvestri, Medel, Bonifazi, Hickey; Svanberg, Dominguez, Soriano; Orsolini (68' Skov Olsen), Arnautovic (92' Santander), Barrow (68' Sansone). All. Mihajlovic.
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Casale (75' Ceccerini), Gunter, Dawidowicz (46' Magnani), Faraoni, Ilic (84' Lasagna), Tameze(61' Hongla), Lazovic; Barak, Caprari(75' Cancellieri); Simeone. All. Di Francesco
Arbitro: Pezzuto
Ammoniti: 49' Barak (V), 84' Ceccherini (V), 96' Di Francesco (V), 97' Faraoni (V), 97' Dominguez (B)

CLASSIFICA TERZA GIORNATA DI SERIE A - MILAN, NAPOLI E ROMA 9 PUNTI; Inter, Bologna e Udinese 7 punti; LAZIO e FIORENTINA 6 punti; Sassuolo e Atalanta punti 4; TORINO, EMPOLI, VENEZIA, GENOA punti 3; Sampdoria 2; JUVENTUS, CAGLIARI E SPEZIA 1 punto; Verona e Salernitana 0 punti;

VIDEO YOUTUBE - IL GOL PIU BELLO... DELLA TERZA GIORNATA

Piero Posillico