Vincenzo Italiano ha cambiato mentalità alla Fiorentina in ottanta giorni. Nel suo modo d'insegnare calcio adottando un 4-3-3 con coraggio e determinazione fa dei viola una squadra d'idee e soluzioni che portano punti importanti in classifica. Nell'ultima partita di campionato, la Fiorentina ha vinto a Bergamo meritatamente giocando un calcio avvincente e organizzato. Il tecnico nato in Germania è meticoloso sia negli allenamenti sia nelle partite. Preciso, pretenzioso, attento, e competente, quando allena, grande osservatore, uomo guida, concentratissimo e perspicace durante una partita, il coach di origine siciliana ha dato a Firenze e alla Fiorentina un nuovo volto. Battere l'Atalanta è difficile, sia in casa sia in trasferta. La squadra di Gasperini riesce da anni a far bene sia in Italia sia in Europa ed è da qualche stagione che ha iniziato un ciclo importante con gioco, risultati e spettacolo. Tuttavia, Vincenzo Italiano è la vera forza di questa squadra perché in così poco tempo ha trasformato dei giocatori brocchi in calciatori veri. Grazie al suo arrivo a Firenze, la nuova Fiorentina sa già ciò che fa e riesce con personalità a dimostrare una solidità impressionante; visto che nove giocatori su undici sono scesi in campo sabato sera, gli stessi che erano titolari lo scorso campionato: tutto questo dimostra che partite come quelle con il Torino e l'Atalanta lo scorso campionato le avrebbe perse mentre in questa stagione i giocatori trasformati dal nuovo mister sanno leggere meglio la partita in campo e riescono a soffrire senza soccombere facilmente. In conclusione, Vincenzo Italiano è un allenatore giovane preparato e sicuramente adatto per allenare una piazza come Firenze. 

Un allenatore può essere bravo quanto vuole, ma senza la capacità di applicazione dei giocatori nulla è possibile. Le convinzioni di una squadra sta nella voglia di seguire un progetto tecnico basato sul NOI come idea d'insieme, anzichè di pensare a un io singolare. Quando in una organizzazione di gioco ci sono registi, attori e comparse tutto funziona al meglio. Al contrario quando in un insieme di giocatori c'è chi ama essere solista, le divisioni in un gruppo spesso sono inevitabili. Nella Fiorentina non ci sono solisti, ma un gruppo coeso di calciatori che amano partecipare tutti insieme senza voler strafare o essere al centro delle attenzioni. Ci sono giocatori che accettano la panchina senza battere ciglio e si rendono a disposizione quando vengono chiamati in causa dall'allenatore. Ci sono altri come Biraghi, Milenkovic, Buonaventura che hanno grande personalità in campo e sanno dirigere molto bene. Altri bravi giocatori come i due portieri, Castrovilli, Vlahovic, che pur giovani riescono a essere umili giocando senza ego. Poi, gli altri; l'apporto di Venuti, Igor, Callejon Sottil e quei giocatori in panchina che entrano e danno il loro aiuto è ammirevole. Insomma una squadra forte, che gioca con divertimento, applicazione e concentrazione. In breve, tutti i calciatori sembrano già inseriti bene in questa rosa: in una squadra in crescita, la sinergia tra i vecchi e i nuovi arrivati è perfetta.

Il merito di una crescita collettiva della Fiorentina è grazie anche agli inserimenti di nuovi giocatori come Maleh, Odriozola, Torreira, Nastasic, Nico Gonzalez. Il Marocchino Maleh acquistato dal Venezia non ha ancora giocato in campionato, ma è un ragazzo con qualità tecniche e umane davvero importanti. Italiano lo vuole lanciare nella massima serie con molta prudenza. Arrivato da poco, Odriozola ha giocato una partita bellissima al suo esordio sabato sera contro l'Atalanta. Entrato causa forza maggiore per l'infortunio di Venuti, lo spagnolo ha fatto vedere tutta la sua esperienza sulla fascia destra facendo quasi tutto alla perfezione. Questo ragazzo appena arrivato ha fatto vedere già azioni di gioco interessanti: un terzino di vera concentrazione e bravura. L'urugaiano Torreira ha fatto il suo fino a quando è rimasto in campo. Quando è uscito, si sono viste le difficoltà a centrocampo, nonostante Amrabat si fosse impegnato al massimo. Detto questo, è un centrocampista di grande intelligenza calcistica e di una tecnica raffinata. In più, è un giocatore molto estroverso e si fa amare dai compagni con tanta semplicità. Il ritorno di Nastasic è gradito dalla piazza di Firenze. Il difensore centrale è un calciatore con grande esperienza e dovrebbe presto fare coppia con Milenkovic. Il serbo potrebbe esordire o con il Genoa o con l'Inter. Infine, Gonzalez ha già fatto un gol contro il Torino e ne farà altri nelle prossime gare. L'argentino quando sta bene è uno dei più forti attaccanti del campionato italiano. Oltre al gol, si è messo in luce sia all'Olimpico con la Roma e sia al Franchi con il Torino. Ogni acquisto dell'ultima sessione estiva è stato un piccolo tassello a ciò che il progetto tecnico è stato disegnato tra allenatore e società. I nuovi acquisti daranno ancora un'aiuto alle prestazioni viola: il loro adattamento allo spogliatoio è strabiliante. 

 

VOTI PER LA FIORENTINA

Secondo ciò che ho visto in TV, questi sono i voti dei giocatori della Fiorentina.

 

LE PAGELLE DELLA FIORENTINA

Pietro TERRACCIANO 7,5:  Salva la Fiorentina in due occasioni e riesce a essere concentrato per quasi tutta la partita. Infatti, l'inizio incerto poteva far presagire che il portiere viola sarebbe incappato in una brutta serata. Per fortuna, è andata diversamente. Bravo Pietro.

Lorenzo VENUTI 5: Quel poco che ha giocato ha poco impressionato. 

(dal 25' ODRIOZOLA 7: si vede che il difensore ha talento, anche se qualche suo errore poteva essere fatale per la Fiorentina. Scarsa intesa con Callejon, ma non per suo demerito).

Nikola MILENKOVIC 7: Marcare Zapata non era facile, ma il serbo ci è riuscito benissimo.

IGOR 5: Qualcosa di buono, giusto qualcosa...

Cristiano BIRAGHI 7: Da capitano è un'altra cosa... stagione in discesa per lui, come questa partita. Bravo.

Giacomo BONAVENTURA 7,5: Procura il rigore ed è un leader, un allenatore in campo.

Lucas TORREIRA 6: L'uruguaiano fa il suo senza strafare mai o fare qualche errore di troppo. Sufficiente. 

Alfred DUNCAN 6,5: Ottiene la fiducia del tecnico e lui la ripaga molto bene. 

(dal 76' CASTROVILLI 5,5: Il talentuoso gioiello viola aveva dei problemi fisici e ha toccato pochi palloni).

José CALLEJON 5: Fa cose semplici ma quando cerca qualcosa di difficile non riesce.

 (dal 76' GONZALEZ 6: A destra non rende, meglio sulla sinistra. Entra in campo, aiuta... ma solo impegno).

Dusan VLAHOVIC 9: Due rigori fantastici: li batte in modo diverso e li realizza in modo stupendo: immenso.

Riccardo SOTTIL 6: Tutto impegno e niente più. Fa arrabbiare il tecnico... beata gioventù...si rifarà.

(dal 66' SAPONARA SV: tutto impegno, ma ingiudicabile).

All. ITALIANO 8: In poco tempo ha costruito una squadra che sa giocare a calcio e ha inculcato ai giocatori le basi fondamentali di come ci si comporta in campo e come gestire la palla e il non - possesso palla. Urla, dirige, osserva, ma gli sfugge che Gonzalez a destra vale poco e Callejon andava tolto molto prima. Tutto sommato, vincere a Bergamo non capita tutti i giorni e l'otto in pagella è tutto meritato.

Piero Posillico