A bisbigliarlo all'orecchio dei soliti ben informati è un uccellino impertinente, probabilmente lo stesso che sta sempre appollaiato sulle spalle del Capitano nelle sue comparsate pubblicitarie in TV.

Alex Del Piero non è mai stato così vicino a un prossimo rientro a casa, dove l’attenderebbe una poltrona pesante nel CdA bianconero che verrà. Per sponsorizzare la candidatura del fuoriclasse di Conegliano Veneto pare si sia scomodato in prima persona John Elkann, presidente FCA e amministratore delegato Exor, la cassaforte di famiglia che detiene la maggioranza delle azioni Juventus.

Sarebbero in corso ormai da giorni frequenti contatti tra l'entourage di Del Piero e importanti emissari Exor per convincere Pinturicchio ad accettare la carica di vice presidente, ruolo ricoperto ad oggi dal compagno di mille battaglie sportive Pavel Nedved.

Dopo aver finanziato la recente ricapitalizzazione con una quota che sfiora i 200 milioni (il 64% dell'aumento complessivo di capitale), Elkann starebbe dunque passando all’incasso, chiedendo al cugino Andrea la testa - con annessa chioma bionda - del vice presidente ceco, da rimpiazzare con un'icona dei tifosi a lui molto più vicina e molto meno amica del numero uno bianconero.

Dal canto suo, Agnelli non si trova attualmente in una posizione di forza per fare la voce grossa con chi amministra il tesoro di famiglia e ha da poco messo mano al portafoglio per coprire i disastri del dopo Marotta.

I rapporti tra Del Piero e Agnelli non sono più tesi come una volta e le vecchie ferite risalenti all’ultimo rinnovo di contratto, con annesso messaggio urbi et orbi del Capitano disposto a firmare in bianco per amore della Vecchia Signora, si sono ormai cicatrizzate.

Ciò non toglie che se davvero Del Piero dovesse accettare le avances di Exor, la sua presenza nel prossimo CdA juventino rappresenterebbe una spina nel fianco di Andrea e il possibile preludio a scenari ad oggi  nemmeno immaginabili.