Mezzo pieno o mezzo vuoto?
A guardare i numeri del match (32 tiri verso la porta avversaria, 2 gol annullati dal VAR, una traversa, un rigore sbagliato), il punto col Verona ha il sapore acre dell'occasione sprecata.
Se si pensa che dopo 19' si era 0-2 ed al 93' la partita era ancora persa, quel gusto acre si addolcisce un po'. Solo un po', non troppo: il Milan deve comunque mordersi le mani per non aver concretizzato le tantissime occasioni e non avere, di conseguenza, allungato sulle inseguitrici.

Fanno tutto Zlatan, il portiere gialloblu Silvestri e la sorte. 
La sorte benevola col Verona, che permette agli scaligeri di sfruttare al massimo due carambole da corner per mettere a segno due gol nei primi venti minuti di gara. Se si aggiunge un'occasione sprecata ad inizio ripresa da Dimarco, la partita offensiva degli ospiti finisce praticamente qui.  La sorte beffarda col Milan, che fa stampare un colpo di testa di Ibra sull'incrocio dei pali al 65' e che attiva i radar del VAR su un fuorigioco millimetrico di Calhanoglu a inizio ripresa, oltre che su un tocco di mano del solito Ibra sul gol annullato a Calabria al 90'. Poi c'è Silvestri, migliore in campo per distacco, che compie almeno quattro interventi eccezionali, su Saelemaekers, Theo Hernandez e Ibrahimovic (due volte), oltre ad irritare ad arte il leggendario bomber rossonero sul penalty fallito ("L'ultimo l'hai sbagliato.. l'ultimo l'hai sbagliato..").

E infine c'è Zlatan, già citato tante volte in questo articolo: lo svedese non è certo nella sua giornata migliore, appare subito nervoso ed elementare nelle giocate. La vera macchia sulla sua prestazione è il calcio di rigore spedito sulla deserta Curva Nord nerazzurra a metà ripresa: è il terzo rigore sbagliato in stagione, dopo quelli contro Inter (parata di Handanovich, poi ribadita in rete) e in Europa League con lo Sparta Praga (traversa). Ma Ibra, che è Ibra non per caso, continua a dire la sua nonostante l'errore: prima di testa colpisce il legno (vedi sopra), poi impegna severamente Silvestri (vedi sopra), fornisce in modo irregolare (fallo di mano) a Calabria l'assist per il gol annullato del pari, infine trova la zuccata vincente proprio al fotofinish.

Si va alla sosta delusi per quello che poteva essere, ma anche sollevati per lo scampato pericolo: meglio un punto che zero, giusto per non essere banali.
Alla ripresa c'è il Napoli, per uno scontro al vertice ed un incontro con un vecchio cuore rossonero. Forse, come ha detto Zlatan a fine partita, se dovesse esserci un rigore è il caso che lo batta Kessie.