Eravamo rimasti in pochi a credere che la Fiorentina potesse far vedere un gioco e un atteggiamento migliore di quello visto finora e la vittoria per tre a zero con la Juventus aveva portato alla conferma di questa tesi.
Oggi però, dopo l'ennesima sconfitta per due reti a uno contro una Lazio non irresistibile, dobbiamo purtroppo soffermarci ancora sui soliti problemi di questa squadra, ma anche su alcune scelte sbagliate del tecnico. 

Dopo i primi minuti di gioco i miei timori della vigilia sono confermati, questa Fiorentina è molto simile a quella di Iachini. A parte il trio difensivo composto da Quarta, Pezzella e Igor, dettato da un giusto turn over, si nota subito la posizione di Amrabat come vertice basso del centrocampo a tre. Non sappiamo cosa sia passato nella mente di Prandelli per partorire questa scelta. Ormai è noto a tutti che il centrocampista marocchino quella posizione non la può fare per tre semplici motivi: 1) non ha i tempi di gioco che si richiedono a un regista, quindi rallenta sempre la manovra 2) riceve sempre il pallone dai difensori con una postura del corpo sbagliata, cosa che gli fa perdere palla troppo spesso 3) cerca sempre il passaggio in orizzontale e mai in verticale rendendo prevedibile il possesso della squadra. Il reparto dei centrocampisti poi, completato da Castrovilli e Bonaventura, i quali, secondo i piani iniziali del mister, avrebbero dovuto a turno inserirsi per riempire con più uomini possibili l'area di rigore, entrambi invece li vedevamo venire quasi sempre verso il centro del campo. Cosa che ha fatto anche lo stesso Ribèry, il quale quando vede che i suoi compagni fanno fatica a creare qualcosa cerca di venire lui a centrocampo per far partire l'azione creando così una sorta di 3-6-1 e lasciando il solo Vlahovic a fare a sportellate con i tre difensori biancocelesti. Mettiamoci anche che gli esterni a tutta fascia Biraghi e Venuti erano più preccupati a difendere rispettivamente su Lazzari e Marusic, ecco che il ritorno ad una viola "iachiniana" è completo.

Troppo tardivi poi, a mio avviso, i cambi effettuati in corso d'opera per provare a rimettere in piedi la partita. Kouame e Callejon, nonostante non abbiamo fornito una prestazione esaltante hanno permesso alla viola di avere più soluzioni in fase offensiva. Ed è stato grazie a un'intuizione dell'ala spagnola che Vlahovic si è procurato il rigore che ha riaperto i giochi. Prandelli poi nel post gara, ha dichiarato che con le due punte la squadra costruisce meno dal basso ma prova di più la giocata in avanti. Qui mi permetto di fare un obiezione all'allenatore gigliato. Egli aveva dichiarato che avremmo visto più concretezza e meno calcio spettacolo, ecco, la Fiorentina con le due punte è sembrata più concreta perchè cercava sistematicamente la profondita senza fare quel possesso sterile, forse sarà il caso di riproporle domenica con il Cagliari, viste anche le assenze di Ribèry e Castrovilli. Ce lo auguriamo vivamente.

Per dovere di cronaca aggiungo che la Lazio non è più quella squadra straripante del pre lockdown, fa molta fatica a uscire quando subisce un pressing alto, perde diversi palloni in fase di costruzione e non ha più quella brillantezza fisica di qualche mese fa. La differenza ieri pertanto l'anno fatta gli attaccanti veri. Con una rete a testa Caicedo e Immobile infatti, hanno sancito la vittoria dei biancocelesti.

Proprio dall'attaccante voglio partire per fare il punto sul mercato della Fiorentina. Lo stiamo dicendo ormai da mesi che questa squadra deve per forza di cose acquistare un centravanti che sappia fare gol. Vlahovic, per quanto possa avere grandi potenzialità è ancora troppo acerbo. Per quanto riguarda i nomi fatti non credo che alla fine possa arrivare Caicedo, la Lazio se lo tiene ben stretto, non punterei neanche su Zaza, anche lui mancino come Vlahovic e non è mai stato un goleador, Inglese non mi convince perchè è stato a lungo infortunato. Punterei invece su Llorente, lo avete visto ieri quando è entrato? Ogni pallone in are di rigore era suo, sicuramente non è al meglio della condizione però un giocatore così farebbe davvero comodo, è una presenza fissa in area di rigore avversaria e potrebbe gicare anche insieme all'attaccante serbo. Il sogno poi sarebbe Giroud. Una volta preso l'attaccante poi Pradè e Barone dovrebbero, a mio parere, virare su un esterno d'attacco che sappia fare anche la seconda punta. I nomi fatti sono quelli del Papu Gomez, quasi impossibile da convincere, El Shaarawy, che costa molto di ingaggio, e Man dello Steaua Bucarest (di seguito vi postiamo il link della scheda tecnica del talento rumeno) Dennis Man: scheda del talento nel mirino della Fiorentina.

Faccio un appello a tutto l'ambiente viola: compattiamoci intorno alla dirigenza, alla squadra e all'allenatore perché domenica bisogna battere il Cagliari per uscire dalla zona calda della classifica.
Aspettando, come la manna dal cielo, le prime operazioni di mercato in entrata.