"Adesso dobbiamo lavorare e stare zitti", con queste parole Prandelli centra perfettamente il punto della questione: la squadra ha bisogno di lavorare più che mai ed è evidente che il vestito da sera va accantonato per rimettere, la più prudente, tuta da operaio. Questa è sostanzialmente l'indicazione più lampante che cogliamo da questo pesante 6a0, quando la Fiorentina prova a giocarsela alla pari con le big del campionato rischia di prendere delle imbarcate e oggi purtroppo è successo.

Lungi da me accanirmi con l'allenatore viola, che semplicemente trasportato dalle sensazioni del momento e dalle prove convincenti che la Fiorentina aveva fornito nelle ultime partite ha voluto fare uno step successivo di crescita del gioco. La critica fiorentina infatti spingeva anche essa per questa scelta tattica più spregiudicata, tant'è che anche dopo la partita di Coppa con l'Inter alcuni opinionisti avevano attaccato il tecnico poichè, a loro avviso, non aveva schierato fin da subito una formazione più offensiva, forse, dopo la partita di oggi questi personaggi avranno capito la motivazione. Con il senno di poi è più facile analizzare e criticare le scelte dell'allenatore, ma come spesso proviamo a fare cercheremo di sintetizzare il tutto facendo una analisi più obiettiva possibile.

Guardando attentamente l'undici iniziale vediamo che in campo ci sono parecchi giocatori offensivi, oltre a Vlahovic ci sono Callejon, Ribèry e Castrovilli e il solito Biraghi che, come sappiamo, ama di più offendere che coprire. Questa formazione era stata proposta da Prandelli all'inizio della sua avventura in riva all'Arno ma era stata subito accantonata per privilegiare di più la fase difensiva. Pertanto era ormai una credenza comune che la squadra potesse ritornare a giocarsela con molti uomini offensivi trascurando la fase di non possesso. Non avevamo fatto i conti però, che il Napoli, pur non essendo in un momento brillante, fa della sua forza le ripartenze in campo aperto, potendo contare su trequartisti veloci che fanno della loro forza il dribbling, ed è stata proprio questa la chiave della goleada, la facilità con cui Insigne, Lozano e Zielinski (tutti e tre in gol) hanno bucato la retroguardia scoperta dei gigliati.

Ma entriamo più nello specifico. Si è evinto fin da subito che la Fiorentina aveva l'intenzione di pressare molto alto la squadra partenopea, la quale, quando faceva ripartire l'azione dal proprio portiere portava molto bassi per costruire oltre ai 4 difensori anche i 2 mediani: Bakayoko e Demme, di conseguenza la squadra viola avvicinava nei pressi dell' area di rigore avversaria 6 giocatori in pressione, questa scelta si è rivelata un'arma a doppio taglio, infatti quando Ribèry e compagni effettuavano un pressing vincente si trovavano in una situazione di superiorità numerica in attacco. Ciò purtroppo, non è avvenuto frequentemente, e una volta che gli uomini di Gattuso riuscivano ad eludere il primo pressing oppure decidevano di lanciare in profondità creavano situazioni di 4 vs 4 nella metà campo avversaria, e potendo contare su giocatori molto validi in fase offensiva ecco che sono iniziati a fioccare gol a raffica.

Mi preme sottolineare che dopo l'1a0 di Insigne si è vista una reazione apprezzabile da parte della viola, che secondo me, meritava almeno in tre occasioni il pareggio. Sono stati 25 minuti dove la Fiorentina ha fatto la partita ed è stata anche sfortunata in due circostanze: con Biraghi che prima con un tiro cross deviato colpisce la traversa e poi spreca malamente sfiorando il palo con un diagonale sinistro, culmine di una ripartenza, a seguire anche una bella parata di Ospina su Ribèry. Tutto questo non è bastato per pareggiare i conti e con il secondo gol azzurro la Fiorentina ha tirato definitivamente i remi in barca prendendone altri due prima dello scadere del tempo. Emblematica l'azione del terzo gol, dove Insigne va via in mezzo a quattro giocatori, senza che nessuno riesca a fermarlo magari commettendo un fallo, servendo Lozano tutto solo davanti a Dragowsky. 

Per concludere è chiaro che l'allenatore bresciano tornerà sui propri passi dopo questa pesante sconfitta, dico però che in certi tipi di partite, contro squadre che si difendono, non sarebbe un'eresia riproporre questa formazione dato che abbiamo visto che la fase offensiva con questi giocatori ne beneficia alla grande. Oggi tutto è andato storto e il Napoli con sette tiri ha fatto sei gol, una media impressionante, mentre i toscani sono stati sfortunati nelle occasioni create. E sulle occasioni create che mi voglio collegare per parlare di mercato, se ci fosse stato un centravanti con i fiocchi magari si poteva anche pareggiare la partita quando era ancora in bilico. Lo so sono ridondante, ogni volta lo dico e ogni volta spero che prima o poi arrivi questa punta che serve come il pane a questa squadra. Se fossi nella dirigenza oltre all'attaccante andrei a prendere anche un esterno destro, visto che Conti sembra sfumato, virerei su un profilo più pronto per avere un'alternativa su quella fascia, anche perchè Caceres è adattato in quel ruolo e Venuti non sembra poter avere la coninuità di rendimento. Infine non credo sia una priorità il centrocampista, se ne contano già cinque validi in rosa, sarà un acquisto che andrà fatto in estate.