Sportiello, Tomovic, Hugo, Astori, Maxi Olivera, Sanchez, Veretout, Eysseric, Benassi, Gil Dias, Simeone. Era il 20 agosto e questa era la formazione della Fiorentina che soccombeva inerme all' Inter di Spalletti. Quella sera una viola assemblata in fretta e furia e impaurita non ebbe scampo dinnanzi ad un Inter ben organizzata e guidata da due campioni come Icardi e Perisic.

La squadra che abbiamo visto dominare in lungo e in largo i neroazzurri venerdì sera è frutto del gran lavoro di Stefano Pioli che è riuscito in un tempo relativamente breve a rendere quell'accozzaglia di giocatori una squadra capace non solo di annichilire l'inter ma nelle precedenti uscite di strappare pareggi e prestazioni convincenti anche a Roma (contro la Lazio) e a Napoli.

Ma cosa è cambiato da quella sciagurata nottata?

In primis una mano al mister ex Lazio è arrivata dalle ultime ore di mercato nelle quali sono arrivati due giocatori che in poco tempo sono diventati imprescindibili come Thereau e Laurinì. Il primo è stato fondamentale a inizio stagione portando in dote 4 gol tra la terza e la nona giornata, il terzino francese invece ha sostituito egregiamente Nenad Tomovic (era difficile fare peggio) facendo finalmente gioire i tifosi viola che da anni non vedevano un terzino così al Franchi.

L'umilta di Pioli ha portato anche al cambio di modulo passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3 deciso dopo la sconfitta a Verona contro il Chievo. In questo modo Benassi che non aveva ne il passo dell'esterno ne i piedi del trequartista è tornato nel suo ruolo di mezz'ala. Abbiamo avuto poi modo di ammirare due grandi colpi di Corvino Pezzella e Veretout i quali si sono calati alla grande nel nostro campionato. In più c'è stata la sorpresa di Biraghi che da terzino sinistro ha dimostrato ancora una volta,contro l'inter, di poter ricoprire degnamente quel ruolo a discapito della passata stagione disastrosa con il Pescara.

Ma il dato più interessante, a mio parere, è il lavoro fatto sulla fase difensiva, appena 3 gol subiti nelle ultime 7 di campionato nelle quali la Fiorentina non ha mai perso.

Sicuramente la squadra di Spalletti era rimaneggiata è in crisi di risultati ma possiamo ugualmente dire che questa Fiorentina ha raggiunto una sua identità di gioco che prevede un giro palla veloce con verticalizzazioni sulle punte e che sfrutta le possibilità di contropiede anche con gli inserimenti dei centrocampisti che complessivamente hanno messo a segno 7 gol da inizio stagione ad oggi.

La mancata vittoria è un grande rammarico che purtroppo è avvenuta per la scarsa precisione degli attaccanti viola sotto porta e in determinate circostanze è mancato anche l'ultimo passaggio da parte di Benassi e Badelj. Su questo Pioli dovrà lavorare molto perché, come lui stesso ha ammesso, quando non concretizzi le palle gol vuol dire che c'è mancanza di qualità e poca precisione.