Il ramarrico per questo pareggio è più che mai vivo, non si può nascondere. Dopo la vittoria di Torino ci aspettavamo tutti i tre punti ma ieri pomeriggio, i viola, hanno impattato sullo 0a0 contro un Bologna ben organizzato e solido. Quasi tutta la stampa fiorentina ha mal digerito questo pari e sono piovute diverse critiche verso l'allenatore, facendo emergere le vecchie polemiche per i vari mercati sbagliati dal ds Pradè.

Come ormai sapete, io tendo quasi sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno e anche questa volta ci proverò; innanzitutto nel post gara è stato detto a più riprese che il modulo utilizzato non era adatto alla partita, la critica è legittima ci mancherebbe, ma alla vigilia del match tutti erano concordi sul fatto che Prandelli avrebbe riproposto lo stesso undici vincente contro la Juve, eccetto Biraghi squalificato, e nessuno dei giornalisti si è permesso di dissentire su questa scelta quanto mai coerente. Mi chiedo infatti cosa avrebbe dovuto fare l'allenatore viola? Stravolgere un sistema di gioco che aveva portato fin qui tre risultati utili consecutivi (con ieri 4), e aveva restituito una solidità difensiva regalando un attacco più incisivo? Sono concetti che tutti dovrebbero tenere bene a mente. Anche a me piacerebbe vedere una Fiorentina che gioca con molti giocatori offensivi, che crea diverse palle gol e attua una fase difensiva impeccabile. Ma ora come ora è necessario questo periodo di transizione dove la squadra deve acquisire fiducia e riprendere autostima. Una volta messi a posto questi tasselli, allora il tecnico di Orzinuovi dovrà per forza di cose cambiare assetto, perchè questa squadra con il suo tasso tecnico deve sicuramente far vedere di più dal punto di vista del gioco. 

Per quanto riguarda la partita, come detto in precedenza, la viola conferma il 5-3-2 con l'unica eccezzione di Venuti al posto di Biraghi sulla fascia sinistra. Il Bologna dal canto suo schiera una sorta di 4-2-3-1 che in fase difensiva diventa un 4-4-2 molto compatto.
I primi minuti sono tutti a stampo viola, sulla fascia sinistra Venuti e Castrovilli creano sempre superiorità numerica mettendo in grossa difficoltà De Silvestri, anche Ribèry in diverse circostanze va in appoggio su quella fascia e infatti da un suo spunto nasce un cross interessante sul quale si avventa Vlahovic che colpisce di istinto e prende il palo, in seguito sempre dalla sinistra Castrovilli effettua un cross sul quale sempre Vlahovic colpisce malamente di testa mettendo a lato.

Passati i primi 15 minuti, però, il Bologna prende le misure ai gigliati compattandosi su due linee da quattro giocatori molto strette e rinforzando le marcature su Ribèry e Castrovilli che fino a quel momento avevano goduto di troppa libertà, la viola poi non riesce più a portare un pressing efficace come i primi minuti, infatti sia Castrovilli che Amrabat dovrebbero andare subito a pressare i terzini felsinei appenna ricevono il pallone ma i tempi sono sbagliati anche perchè ogni qualvolta il Bologna fa ripartire l'azione da dietro, lascia iniziare l'azione a tre difensori concedento a Dijks di sganciarsi andando a fare l'ala sinistra con il conseguente accentramento di Barrow. Ed è proprio Dijks che in due circostanze riesce a saltare l' uomo e a mettere dentro il pallone, fortunatamente per la Fiorentina la squadra di Mihajlovic non riempie bene l'area di rigore e la difesa riesce a liberare. Non sono però gli unici pericoli che corre la squadra viola nel primo tempo, infatti Dragowsky deve immolarsi su Palacio lanciato a rete da un controllo sbagliato di Pezzella. Il portiere polacco si ripete anche negli ultimi minuti della prima frazione ancora su Palacio sempre uno contro uno.

Anche nel secondo tempo Miha sembra vincere la partita a scacchi con Prandelli, infatti i gialloblu continuano la pressione molto alta e costruiscono una manovra fluida con Soriano il quale agisce spesso indisturbato tra le linee e quando riceve palla punta sempre verso l'area gigliata diventando poi pericoloso anche su un inserimento dove per poco non serve l'assist vincente a Barrow. Lo stesso Barrow partendo da sinistra e Orsolini a destra riescono ad accentrarsi spesso portando grattacapi alla difesa, anche se Milenkovic e compagni reggono abbastanza bene l'urto riuscendo a non subire gol.

La Fiorentina cresce però alla lunga e infatti negli ultimi venti minuti si riprende il pallino del gioco affidandosi al solito Ribèry che, scambiandosi spesso la posizione con Castrovilli, diventa lui il regista offensivo della squadra non riuscendo però a trovare l'ultimo passaggio vincente. Prandelli prova nei minuti finali a spingere anche a destra inserendo Lirola, ma non produrrà grandi effetti. La partita si chiude dunque come si era aperta, con la Fiorentina in attacco che tuttavia non riesce a trovare la rete.

Come detto quindi all'inizio di questa analisi cerchiamo di essere positivi. Sono convinto che un mese fa la Fiorentina avrebbe perso contro questo Bologna, una formazione dotata di attaccanti molto forti e compatta in fase difensiva. Quando la Fiorentina affronta squadre che si chiudono molto bene fa fatica a trovare soluzioni offensive pericolose. 

Se devo fare delle critiche costruttive a Prandelli, dico che la sua squadra gioca prevalentemente sulla sinistra, e ieri, con l'assenza di Biraghi, si è vista poca propensione da parte di Venuti a crossare dal fondo e di conseguenza produrre situazioni pericolose in area come era successo contro la Juve, anche se il difensore viola si è comportato ottimamente in fase di copertura. Un'altra soluzione che è mancata sono stati i cambi di gioco, che invece avevamo visto spesso nelle ultime gare. Con questo tipo di giocata si sarebbe potuto provare ad aprire qualche pertugio nell'assetto ben organizzato dei gialloblu.
Ultima osservazione, questa squadra deve avere sempre in campo almeno una prima punta, con l'uscita di Vlahovic l'area del Bologna si è svuotata e qualsiasi pallone capitasse era facile preda della difesa avversaria.
Oltre a tutto ciò, Cesare dovrà continuare a lavorare su molti aspetti perchè tutti ci aspettiamo un'evoluzione in un calcio più propositivo, ma la strada intrapresa mi sembra quella giusta, aspettando ovviamente che una mano arrivi anche dal mercato.