La serata di Champions League di ieri sera ha prodotto un risultato del tutto clamoroso che ha concesso a tutti i giornali europei titoli forti nei confronti della umiliante sconfitta nella partita valevole per i quarti di finale tra Barcellona e Bayern Monaco. Un ferragosto amaro per i tifosi catalani, non tanto per l'eliminazione prodotta, ma soprattutto per come è maturata, senza mai dare l'impressione di reagire ai "fuochi" nemici tedeschi, un 8-2 che sembra far tornare alla mente la cocente sconfitta nel Mondiale di casa dei brasiliani nel 2014, un netto 7-1 per la Germania, laureatasi poi campione del mondo contro l'Argentina di Messi. È proprio l'immagine di sconforto della "pulce" a fine partita la fotografia di tutto il popolo blaugrana affranto, che ora chiede a gran voce qualche taglio deciso dalla società e una rivoluzione per il prossimo anno. Ma se dovessimo andare indietro di qualche anno, possiamo ricordare come la più grande e clamorosa sconfitta della storia del Barcellona fu preceduta da grandi soddisfazioni in campo europeo e belle rimonte, detta alla spagnola, la cosiddetta "remuntada". 

Nella stagione 2012/13 fu il Milan di Allegri a subire un'eliminazione dalla Champions; infatti dopo l'illusione della partita d'andata finita due e zero per i rossoneri, dopo le reti di Boateng e di Muntari, il ritorno fu un incubo... Fin dai primi minuti Messi e compagni premettero sull'acceleratore e la partita fini 4-0 per il Barcellona, che si qualificó ai quarti di finale. Non meglio andò agli ottavi di finale nel 2016 al PSG
: forti del quattro a zero di Parigi, subirono una rimonta dura da digerire, con il gol di Sergi Roberto nei minuti di recupero che fece letteralmente impazzire di gioia tutto lo stadio e annichilì l'allenatore parigino di allora, Emery. Da questi esempi di risultati ribaltati, il Barcellona diventò per eccellenza la squadra delle imprese clamorose e della fiducia che ogni risultato sia possibile, soprattutto nel proprio stadio di casa... Ma da li a pochi anni, questa nomea per il Barcellona, si ribaltó a suo sfavore e divenne un incubo. 

​​​​​​Nella stagione 2017/18, nello scontro contro la Roma, il Barcellona nella partita di andata vinse 4-1, risultato pesante da ribaltare per i capitolini; ma la compagine di Eusebio Di Francesco riuscì nell'impresa
, l'eroe della serata fu Manolas con un imperioso stacco di testa a completare la rimonta della Roma e permise di accedere alle semifinali della competizione, poi vinta dal Real Madrid. La scorsa edizione non andò meglio al Barcellona nel confronto che sarebbe valso la finale di fronte al Liverpool di Salah; la partita di casa fu l'esaltazione del talento di Messi, una punizione da urlo che si infilò nel sette, con Alisson che non poté nulla e risultato finale netto di 3-0, che preannunciava una finale prenotata. Cosi non fu: ad Anfield la squadra guidata da Klopp scese in campo con la convinzione che la qualificazione era ancora fattibile e spinta dai tifosi a superare questo grosso ostacolo, riuscirono anche loro nell'impresa. Al ritorno con un quattro a zero firmato d'astuzia da Origi nel finale diede la mazzata definitiva sul match: batterono velocemente un corner a difesa blaugrana disattenta e il Liverpool conquistò la finale, che poi vinse contro il Tottenham nel derby inglese. L'ultima gioia in Champions del Barcellona risale al 2015 ai danni della Juve di Allegri, un 3-1 a Berlino, coincidenti con gli ultimi squilli importanti di due campioni che hanno fatto la storia recente della squadra; Xavi e Iniesta in quegli anni, furono il vero fulcro del famoso tiki taka orchestrato da Guardiola e poi trasmesso a Luis Enrique. Dal loro addio, il Barcellona non diede più l'impressione di fare cosi la differenza a centrocampo e nonostante la presenza di Messi e un attacco atomico, è sembrato più fragile e non più in grado di arrivare fino in fondo in Champions League.                                           

Per questi motivi il presidente Bartomeu sembra convinto a cambiare volto alla squadra dopo questa storica ultima sconfitta, magari anche pensando di cedere qualche giocatore titolare e sicuramente cambiando volto in panchina, con Setién che sarebbe sostituito da Xavi, prendendo spunto dalla scelta juventina di affidarsi a Pirlo... due grandi giocatori, ma con scarse se non nulle esperienze da allenatore. Chissà se in questa tanto evocata rivoluzione non sarà coinvolto Messi, deluso da queste eliminazioni consecutive, che stanno segnando in negativo la storia del club e del giocatore più forte del mondo, affranto da una squadra non più in grado di stupire in positivo, ma al contrario, che si deve leccare le ferite dopo brutte eliminazioni subite, ultima quella contro il Bayern, che sembra aver sancito la più pesante delle sconfitte , da fine "ciclo". Il Barcellona era dal lontano 1946 che non subiva 8 reti in una sola partita. Chissà se in futuro il Barcellona sarà quello della grande "remuntada", o continueranno le disfatte del presente contro le big europee. Il futuro non è cosi certo e anche loro saranno di fronte al cosiddetto cambio generazionale, per esempio fatto egregiamente dallo stesso Bayern, senza spese folli. La "cantera" blaugrana è sempre stata riconosciuta come fonte di nuovi grandi talenti e da li possono ripartire... chi avrà dei dubbi nel rimanere, meglio che cambi aria... mai come in questo momento difficile serve unità d'intenti.