Cari genoani, quella che si è consumata negli ultimi giorni di calcio mercato è una svolta... semi epocale!

Diciamoci la verità. Parecchi di noi non credevano che  l'unico "sacrificio" del mercato di riparazione avrebbe riguardato il solo Dragusin.

I giornali sportivi continuavano a tracciare segnali sinistri e poco valevano le raccomandazioni della società. Troppe volte in passato siamo stati pesantemente scottati da un atteggiamento scellerato... per non dir di peggio!

E invece stavolta le malelingue si sono dovute ricredere, i cattivi pensieri sciolti come neve al sole e titoli come "Da Meroni a Gudmunsson: sempre la stessa storia" sono rimasti sepolti nelle rotative.

Persino il pretendente di turno: la Fiorentina - non una delle classiche big - evocava qualcosa di preoccupante.

"Che siano stramotivati dalla somiglianza di Albert con Kurt Hamrin, il grande mito viola degli anni '60?" continuavo a domandarmi perplesso, vista la corte tambureggiante del club di Commisso... e invece niente da fare. Big Ben ha detto stop e il folletto islandese è rimasto dei nostri!

Senza voler sembrare eccessivamente retorico, penso che si sia concretizzata una delle prese di posizione più importanti degli ultimi 60 anni di storia genoana e che la scelta della società abbia ancor più rinsaldato il patto di fiducia con il popolo rossoblu.

Non male neppure aver parafrasato il motto vincente "Only one year" con il più prosaico "Only one Dragusin".

Grazie.

Forza Genoa.


nota dalla REDAZIONE: per il mese di febbraio, causa varie rimostranze dei blogger, sono stati aboliti i voti; per questo vede il voto 1, ma non è ovviamente una penalizzazione al suo articolo. Grazie per l'attenzione e per continuare a scrivere su vxl.