Leggendo qua e là qualche opinione sul momento attuale dell'Inter, si rende evidente che lo scetticismo ed il malumore serpeggiano copiosamente tra gli sportivi di fede interista: ci sono stati solo affari stentati (quelli andati in porto) ma soprattutto sfumati.
Si va dalle delusioni di giugno, che passano per Nainggolan, Di Maria e Lucas, a quelle di luglio, con Vidal, Emre Mor, ed altri che fatico a ricordare nel traffico degli accostamenti, fino ad arrivare alle agostane illusioni su Schick, probabilmente Keita, Mustafi e compagnia bella.

Insomma, Suning non spende e non comunica con il pubblico interista: è così, e basta! Non bastando più l'ultra abusato paramento del FFP, si è pure scomodato il partito comunista cinese, a livello di stampa, ma dalla dirigenza cinese non una parola.

D'altra parte, i miracoli non sono di questo mondo e quello che è accaduto a Roma lo conferma: i tre legni colti dalla Roma, tutti con tiri da fuori, dimostrano che i nostri avversari di domenica hanno giocatori in organico con certe soluzioni in canna.
L'Inter, invece, non dispone di certe soluzioni ed ogni volta deve arrivare in porta con il pallone, soprattutto confidando nella vena di Icardi: senza questi valori tecnici aggiunti non arriveremo molto lontano.
In tutto questo, i giocatori che potevano portare questi valori alla squadra sono finiti nel dimenticatoio, come ci finiscono i giornali del giorno prima: solo chiacchiere, speculazioni giornalistiche e relative illusioni della tifoseria. Niente altro.

Da Suning, però, non è volata una parola: abbiano il coraggio, dico io, di spiegare come e perché hanno allestito anche quest'anno una squadra da futura Europa League, se va bene, invece di strombazzare progetti da mille e una notte in aprile, per poi ritrovarsi sistematicamente rinunciatari di fronte alle trattative di mercato che avrebbero potuto aiutare l'Inter a ritornare ai livelli che le competono.
Altro che "Inter is coming!"