Dopo il fallimento alla qualificazione europea, la societa della Fiorentina ha deciso di lasciar andar via giocatori che oramai non avevano più stimoli per rimanere comprando però giocatori giovani e interessanti.

Anche Pioli, alla sua prima presentazione come allenatore Viola, ha affermato chiaramente che chi non avesse voglia di indossare la maglia viola se ne poteva benissimo andare. Sappiamo che le bandiere oramai non ce ne saranno più nel corso del tempo calcistico e Totti sembra l'ultimo vissuto, anche se la Fiorentina una bandiera in società ce l'ha e come: Giancarlo Antognoni. 

Per il momento, Tatarusanu, Valero, Vecino, Bernardeschi hanno lasciato la città d'arte mentre altri giocatori sono arrivati in una delle città più belle del mondo, Firenze: Victor Hugo, Veretout, Milenkovic, Zekhnini, Gaspar, Hristov arrivano con entusiasmo alla corte del nuovo allenatore Pioli.

Se pensassimo a quella rivoluzione fatta nel 2012 quando arrivò Montella alla guida della squadra con lo scetticismo di molti tifosi e sportivi viola, allora potremmo anche pensare che le varie partenze di questa sessione di mercato siano frutto di entrate economiche soddisfacenti per poter pensare poi che al 20 di agosto o almeno al 1 settembre la Fiorentina avrà rivoluzionato bene vendendo giocatori sì importanti però con acquisti che oltremodo centrerebbero almeno a fine stagione l'Europa League.

Ad oggi, al contrario di chi ha fiducia di chi sta creando il disegno tecnico della Fiorentina, ci sono quelli che oramai non solo non hanno rinnovato l'abbonamento ma che non hanno neppure più fiducia nel presidente e nella società viola criticando e polemizzando a pieno quello che a oggi è la magica viola. Addirittura, c'e' chi pensa che la Fiorentina non solo non arriverà in Europa peggio lotterà per non retrocedere. Distruggere una squadra che si dice a fine ciclo (lo diceva anche Vincenzo Montella prima del suo addio alla guida della Fiorentina) dopo due anni di Sousa disastrosi, si pensa che oramai meglio distruggere e ricostruire nel tempo, forse aspettando una nuova proprietà al posto dei Della Valle.

Tra pochi giorni, potremmo capire meglio se questa Fiorentina sarà rivoluzionaria con obiettivi per raggiungere un posto in Europa nellla prossima stagione oppure una squadra allo sbaraglio per un anno o forse più lontana dalle prime quattro o cinque squadre italiane.

L'augurio di tutti, fiduciosi e sciettici, è comunque di vedere una Fiorentina pratica e brillante, come spesso le squadre di Pioli hanno fatto vedere con Bologna, Lazio e Inter. Tuttavia, i veri tifosi e sportivi viola amano la FIORENTINA e che sia rivoluzionaria o meno, fino alla fine sarà ugualmente amata.

Piero Posillico