Posto che seguire il calciomercato piace, a noi pallonari,  c'è da chiedersi: forse il piacere dei sogni estivi ha preso il posto delle soddisfazioni per le vittorie sul campo? A volte, sembrerebbe di sì.

A partire dalle sbornie di euforia interiste per giocatori come Kondogbia, Shaqiri, Podolskji o Gabigol, accolti come salvatori della patria con tanto di tifosi in estasi (sappiamo poi come sia andata a finire), fino ad arrivare agli attuali sogni di gloria milanisti, per aver comprato tanti giocatori, molti dei quali hanno tutto da dimostrare (da Conti a Kessié, fino ad arrivare a Rodriguez, Çalhanoğlu e Borini), spendendo una barca di soldi.
Ma tant'è. E' il "sabato del villaggio" del gioco del pallone: il piacere per l'attesa della festa supera quello per la festa stessa! E allora via a mirabolanti aspettative, con sfavillio d'occhi e mani che si stropicciano.

Questo preambolo, mi serve per fare qualche considerazione sugli attuali movimenti di trasferimento, e chiacchiere relative: "Ma come, voi interisti volevate Nainggolan, Vidal e prendete Vecino? Io dico: sarebbe valsa la pena rischiare un'operazione alla Pogba 2016, prendendo un centrocampista a 60 o addirittura 80 milioni (queste erano le cifre vociferate dalla stampa)?
Io dico di no. Forse arrivare a 40 sì, allora, se non altro per la personalità dei due mostrata sino a oggi, meglio Nainggolan che Vecino a 24. Però, viste le cifre vociferate, allora dico meglio Vecino. Un centrocampista non ti dà il valore aggiunto di un attaccante, anche se tutti i giocatori di una squadra sono importanti: a calcio bisogna fare goal. Il goal fa morale, mette benzina nelle gambe e nella testa dei giocatori, e quindi, a mio modesto avviso, certe cifre non sono mai congrue per un vero centrocampista (non mi si venga a parlare di Messi o Zidane, perché parliamo di giocatori eccezionali, tra l'altro avvezzi a segnare).

Altro giocatore, altra riflessione: sono congrui quasi trenta milioni per Conti al Milan? Io dico di no. Come ho creduto non fossero congrui per Gagliardini: sono giovani di buone qualità, con i quali si rischiano forti minus-valenze in futuro. Reggerà il giocatore l'impatto con una grande squadra? Reggerà tutte le pressioni del caso? Sarà capace di crescere, aumentando il suo valore? Si tratta di operazioni rischiose, per le cifre in ballo. Stessa cosa dicasi per Bernardeschi alla Juve o per l'eventuale compratore del cartellino di Berardi a 50 milioni.
Vogliamo parlare di Martial pagato quasi 80 milioni o di Rodriguez del Real, panchinaro d'oro? 

Ma ormai siamo tutti coinvolti nella sbornia collettiva del calciomercato.Vige l'implicito: "Se lo abbiamo comprato, ci rafforzerà sicuramente. In realtà, sarà poi il campo a dire quanto valgano realmente i giocatori che cambiano casacca l'estate. Ma, d'altra parte, anche andassero male sul campo, per il tifoso c'è sempre una prossima sessione di calciomercato per sognare ancora.
E allora sborniamoci tutti così, senza ritegno! Meglio sognare d'estate... o vincere d'inverno? Questo è il dilemma!