Matteo ha 11 anni e una passione sconfinata per il calcio. Una passione precoce e dilagante come la curiosità con cui cerca stimolanti dibattiti sui più disparati temi.
Dopo il trionfo del City, ultimo appuntamento ufficiale della stagione, ha sollecitato con insistenza un confronto tra le nostre considerazioni al termine dell’annata calcistica.
Inutile precisare che investito dell’incontestabile autorevolezza riconosciuta al genitore, mi sono prestato facilmente a questa sorta di intervista con mio figlio.
Ne è scaturita una chiacchierata scorrevole sulle principali vicende della stagione. A Matteo è talmente piaciuta, che sfruttando il potere derivante dall’impeccabile pagella scolastica ottenuta, si è fatto promettere che l’avrei pubblicata su VxL. Così, ecco un breve bilancio del calcio di club per l’annata 2022-23 scritto a quattro mani con lui.

Matteo: “Papà, ora che è finita la stagione calcistica, cosa ne pensi di questa emozionante annata?”
Papà : “E’ stata un’annata storica: in serie A ha trionfato una squadra che non vinceva lo scudetto da 33 anni. Considerato che la scorsa estate il Napoli veniva - sia pur moderatamente – contestato dai suoi stessi tifosi, credo che il successo degli azzurri sia stato una sorpresa per tutti. Per gli appassionati come me, ansiosi di facili pronostici, ma soprattutto per gli avversari, che in campionato un Napoli così proprio non se lo aspettavano.”

Matteo: “Secondo me il Napoli ha vinto grazie all’ottimo mercato svolto. Invece secondo te qual' è stata la chiave del successo napoletano?”
Papà : “Hai ragione, il mercato è stato vincente. Una felice convergenza di talento e… fortuna: sostituire i vari Mertens, Ruiz, Insigne, Koulibaly con un georgiano, un coreano e …Raspadori, sembra l’incipit di una barzelletta…
Invece, scherzi a parte il lavoro di Giuntoli dimostra che la competenza può consentire di battersi ad armi pari anche con chi ha mezzi economici illimitati. La chiave del successo degli uomini di Spalletti è proprio la competenza e la bravura di tutti gli elementi in gioco. Poi, serve anche un po’ di fortuna: non succede tutti gli anni che Juve, Milan, Inter ecc. stentino vistosamente e contemporaneamente, tanto che il titolo per il Napoli era una formalità già a febbraio. E sai, proprio il fatto che il campionato si sia chiuso così presto ha portato alcune squadre a inquadrare un obiettivo alternativo su cui concentrare i propri sforzi. Così, dopo decenni, abbiamo rivisto tre italiane nelle finali europee”.

Matteo: “Vero, le italiane quest’anno sono riuscite ad arrivare in finale, però poi hanno perso tutte e tre. Com’è possibile?”
Papà : “E’ mancata una componente non trascurabile nello sport: la fortuna appena citata.
L’Inter ha fatto molto bene contro il City. Avrebbe meritato come minimo i supplementari. La Roma aveva fatto meglio del Siviglia in partita, ed è stata condannata alla lotteria dei rigori anche dalle sviste dell’arbitro Taylor.
La Fiorentina ha perso incassando un goal balordo al 90°.
Insomma sull’esito delle tre finali ha inciso il peso delle coincidenze. Mentre il cammino che le italiane hanno fatto per arrivare in finale, quello è tutt’altro che casuale. E da qui si può ripartire.”

Matteo: “ A proposito di finali e di Fiorentina. I viola quest’anno hanno perso due finali: Coppa Italia e Conference League. Cosa hanno sbagliato e dove possono migliorare?”
Papà: “Forse per una rosa come quella dei viola, è complicato gestire fino in fondo tre competizioni. E poi l’avversario in Coppa Italia era oggettivamente più forte. Anche per la Fiorentina restano le considerazioni sul valore del cammino e sul grande lavoro fatto da Italiano. Per migliorare dovrebbero soprattutto prendere un bel centravanti da “doppia cifra” (Magari con uno così le finali non le perdi entrambe)."

Matteo: “E allora qual é il segreto per vincere le partite decisive? Ad esempio come nasce il triplete del Manchester City?”
Papà : “Ti do una risposta banale: credo che il segreto per vincere le partite decisive, sia giocarne il più possibile. Il City vive una realtà consolidata di squadra di vertice. Ma anche a loro, per arrivare ad una dimensione vincente non sono bastati soltanto i milioni dei ricchi proprietari. Nel calcio non esistono bacchette magiche, e anche il City prima di vincere negli anni è passato anche per deludenti sconfitte e precoci eliminazioni.”

Matteo: “E come si riparte dopo le delusioni? Ad esempio la Sampdoria. Come reagisce alla retrocessione? Quali sono gli errori commessi nella passata stagione e come tornare in serie A?”
Papà: “La Samp ha scontato una tormentata situazione societaria. In questa retrocessione c’è poco di casuale. Ora c’è una nuova proprietà, e con questa il presupposto di base per un rapido ritorno nel massimo campionato.”

Matteo: “In Serie A, l’anno prossimo ci saranno importanti ritorni: il Frosinone il Genoa e il Cagliari. Anche se è un po’ presto per dirlo, quale tra queste può sorprenderci?”
Papà: “In effetti è presto per pronostici del genere. Comunque dovendo fare un nome, punterei sul Cagliari. Quando a gennaio arrivò Ranieri, i sardi non se la passavano bene, ma il tecnico romano è un valore aggiunto. Perciò non mi stupirebbe un gran campionato da parte loro.”

Matteo: “Alla fine, pur con quel mondiale incastrato a dicembre, è stata una bella stagione! Adesso però ci aspetta una lunga estate. Come faremo senza partite da vedere? Cosa seguiremo?”
Papà : “Passerà in fretta invece. E’ già uscito il calendario della serie A, molte squadre si apprestano al ritiro pre-campionato. Arriveranno le prime amichevoli.
E poi c’è il calciomercato: due mesi di trattative, voci, colpi di scena e soprattutto sogni. Perché se c’è una stagione buona per i sogni di tutti i tifosi, è proprio quella che è appena incominciata: l’estate.”