Il croato “al lavoro per il futuro”, ma è il “futuro” che, fino ad ora, ha lavorato per lui.

Giovedì è stato un giorno florido di presentazioni in casa Udinese. In conferenza stampa, il direttore generale Franco Collavino ed il direttore tecnico Pier Paolo Marino hanno dato ufficialmente il loro  saluto di benvenuto ai due ultimi “colpi di mercato” messi a segno dalla società friulana: Pablo Marì e Filip Benković. Marì e Benković, due difensori centrali, il primo mancino, il secondo destrorso, naturalmente erano presenti all'appuntamento ed hanno risposto alle domande dei giornalisti con estrema franchezza e precisione. Ma se Marì aveva relativamente bisogno di presentarsi e di essere introdotto alla stampa, visto che proviene dall'Arsenal e ha già indossato, tra le altre, le maglie del Maiorca, del Deportivo La Coruña e del Flamengo, maggiori curiosità le destava il ragazzo che sedeva alla sua sinistra: Filip Benković, appunto, un oggetto abbastanza misterioso nella ristretta cerchia dei calciatori approdati in Italia all'interno di questa povera finestra di mercato invernale. 

Benkovic, di primo acchito, complice il volto pulito ed il taglio di capelli corto ed ordinato che si è scelto, sembra essere una persona concreta, di assoluta solidità ed affidabilità. Un uomo di sostanza, insomma. Peccato che il suo curriculum sia molto “particolare” e parli nettamente in senso contrario, almeno calcisticamente parlando. Checché ne dica Marino, infatti, Benković potrà pure essere un giocatore completo, in grado di aiutare la squadra sia in fase difensiva che offensiva, ma per giocare a calcio bisogna versare (per lo meno) in una discreta forma fisica ed i recenti trascorsi di Benković mettono seriamente in dubbio che il croato sia capace di reggere novanta minuti di gioco in Serie A. Non solo, infatti, il calciatore non è mai stato impiegato dall'Oud-Heverlee Leuven, nella modesta Jupiler League Belga (il campionato dove era approdato in cerca di riscatto il 12 gennaio 2021), ma nelle ultime tre stagioni ha racimolato appena 12 presenze in tutto, la maggior parte delle quali in Championship, un'altra competizione di livello piuttosto basso. Pertanto, si comprende perfettamente lo scetticismo con cui la maggior parte degli addetti ai lavori e degli operatori di mercato ha accolto l'operazione chiusa dall'Udinese. 

Appurata la difficoltà nel giustificare l'ingaggio di Benkovic da un punto di vista tecnico, una domanda non può che sorgere spontanea: che ci sia qualcosa sotto e che Benkovic non sia affatto approdato alla corte di mister Cioffi per via del suo piede destro particolarmente educato, per i suoi favolosi ribaltamenti di lato o per quel gol alla Del Piero che Marino giura avergli visto segnare in passato?

Plausibile. D'altronde l'agenzia turca che cura gli interessi del calciatore croato, transfermarkt alla mano, è la FutureBall, la stessa che assiste Ozan Tufan. E Ozan Tufan è un centrocampista che, guarda caso, proprio il Watford ha l'obbligo di riscattare il prossimo giugno. Basterebbe già questo per giungere alla conclusione che le due operazioni potrebbero essere collegate, ma c'è di più. L'ex stellina della Super League turca non sta trovando spazio in Premier League ed ora la sua presenza in rosa è diventata una brutta gatta da pelare per i “golden boys”. Non essendo riuscito ad adattarsi ai ritmi elevati del calcio inglese, infatti, Tufan avrebbe già manifestato alla dirigenza del Watford il desiderio di tornare al Fenerbahce, ed i Pozzo sarebbero anche disposti ad accontentarlo, se non ci fosse l'obbligo di riscatto a complicare le cose. Ecco, allora, che in una situazione del genere Benković potrebbe diventare l'uomo della provvidenza. Il difensore croato, infatti, più che per meriti sportivi, potrebbe essere stato messo sotto contratto dall'Udinese per rinsaldare i rapporti con gli agenti di Tufan, affinché essi lavorino per facilitare il rientro del calciatore al Fenerbahce. In questo senso, tutto quadrerebbe e non dovrebbe meravigliare più di tanto che la FutureBall sia riuscita a piazzare in Serie A un giocatore che ha messo piede in campo per l'ultima volta il 29/12/2020 (se si escludono due fugaci apparizioni nella formazione del Leicester Under 23). Tuttavia, il direttore Marino ha voluto sottolineare che l'Udinese si era messa sulle tracce di Benković già da qualche anno e lo stesso diretto interessato ha confermato di essere stato ripetutamente approcciato dal club bianconero in tempi non sospetti, quando tutti lo consideravano ancora una vera e propria promessa del calcio balcanico (e Tufan militava in Turchia, nel Fenerbahce).

Come stiano effettivamente le cose, dunque, è difficile a dirsi. Ciò che è certo è che al momento la FutureBall lavora per Benković. Benković lavora per il futuro (visto che potremo vederlo in campo soltanto quando avrà completato un lungo percorso di ricondizionamento fisico), mentre per chi lavora Marino non è dato sapere. Ufficialmente, anche lui agisce in vista del futuro, nel tentativo di rinforzare l'Udinese, ma non è affatto detto che le operazioni di mercato che sta portando avanti vengano condotte nell'esclusivo interesse del club friulano.