Sembra lontana anni luce quella Juve che faceva fatica a ritornare ai vertici della serie A. Due settimi posti che ci facevano presagire a un futuro calcistico difficoltoso. Invece non fu più così, con l'avvento di Conte la Juve d'improvviso riprese a decollare, nove scudetti di fila, chi se lo poteva aspettare dopo la stagione 2010/2011. Invece la società, senza spendere cifre esorbitanti, creò un buon gruppo. Con la mano dell'allenatore, Bonucci e Chiellini sembravano rinati, ci fu un contributo considerevole anche di Barzagli, il migliore dei tre, preso a pochi spiccioli. Un grande colpo fu prendere a parametro zero Pirlo, come a poco uno semi-sconosciuto di nome Vidal, Vucinic, Quagliarella e Matri in attacco, costati una miseria se andiamo a vedere cosa sono costati Higuain e CR7, per poi vincere niente di più dei tre citati prima. Sembrava che la società stesse prendendo la strada giusta, e cioè prendere giovani per poi dare il cambio a chi si avvicinava sul viale del tramonto.

Con Higuain il primo punto interrogativo. Ma come, c'è una difesa da ringiovanire e rinforzare e spendono 90 milioni per un giocatore che si stava avvicinando a 30 anni? Il secondo avviso sono state le dimissioni di Marotta e il terzo l'acquisto di CR7. Quella Juve che aveva tutto il tempo per creare una rosa giovane e competitiva per tanti anni, in Italia e anche in Europa, era un'illusione. Agnelli aveva altri obiettivi, arrivare alle big europee, ma senza costruire una rosa forte, ma si è illuso che con un singolo giocatore avrebbero aumentato il fatturato. Praticamente il suo pallino era il merchandising. Invece il suo obiettivo si è rilevato un fallimento, tanti giocatori inutili con un ingaggio elevato che non riescono a vendere hanno bloccato da un paio di anni questo sperato ringiovamento. Con CR7 poi, con un ingaggio da 30 milioni, la ciliegina sulla torta. Il merchandising, caro presidente, lo si fa con le vittorie in campo, perché con le vittorie invogli i giocatori ad indossare la maglia bianconera, più sponsor vogliono investire con la Juve, lei invece ha pensato che il merchandising si fa semplicemente vendendo delle magliette. Ha fallito.