Giocatore dell'Inter dal 1970 al 1983, campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982, ex consulente di mercato dell'Inter e attuale team manager dell'Italia; parlo di Gabriele Oriali, che salvo colpi di scena tornerà a casa, nella sua Inter che nel 2010 lo mandò via senza troppe spiegazioni, forse per via della classica frase "si è chiuso un ciclo", ma fu una "brutta botta" per noi tifosi quella notizia, l'uomo che ha vissuto l'Inter nei suoi ottimi momenti di gloria con Massimo Moratti Presidente e Mancini prima e Mourinho dopo in panchina.

Un uomo orgoglioso che tornerà e ritroverà in società Antonio Conte, con cui ha collaborato per 2 anni ai tempi della Nazionale e con cui c'è gran fiducia, amicizia e rispetto.

Di sicuro qualcuno 9 anni fa ha trattato male Lele, forse non ritenuto più all'altezza da alcuni dirigenti dell'epoca, ma adesso (passati i rancori) Lele è pronto a tornare e a contribuire col ruolo di team manager a far tornare l'Inter dove merita e a mettere un pò di ordine nei disordini successi negli ultimi mesi (disordini che per fortuna non hanno impedito l'accesso alla Champions League).

L'Inter agli interisti, ma soprattutto a gente che ama il calcio, a gente che non ha mai fatto storie o scandali quando giocava a pallone: è questo ciò che dovrebbe essere trasmesso agli attuali giocatori che ormai sembra vedano nel loro futuro solo soldi, soldi (cantò Mahmood all'ultimo Festival di Sanremo).

Lavorare per l'Inter: questo dev'essere il diktat della Suning, a cui ricordiamo ci aspettiamo un mercato importante e logico (Antonio Conte le promesse non mantenute poi magari le rinfaccia quindi attenzione ragazzi).
Rinforzi giusti, ma senza illuderci poichè l'anno scorso ricordo che sembrava fatta per l'arrivo di Arturo Vidal ma poi come sappiamo il cileno andò al Barcellona.

Detto questo, caro Lele l'Inter è pronta a riabbracciarti.