Il dilemma di un grande attaccante con grandi doti ha il nome di Mauro Icardi, dall'estate 2013 in forza all'Inter e ora vive da separato in casa, dopo i vari "polveroni alzati" al seguito dell'avergli tolto la fascia da capitano e al non essere più riconosciuto come leader da spogliatoio, società e tifoseria.
Mauro che vuoi fare da grande? Vuoi operarti al ginocchio e non giocare più, quindi fino a fine stagione o stringi i denti e torni sui tuoi passi?

Certo, gli ultimi incontri con la società sono andati malissimo, il giocatore dopo aver perso la fascia sembra depresso e svogliato; è appunto come un uomo che non ama più la propria moglie e cerca in tutti i modi di lasciarla perchè è un rapporto irrecuperabile: il sentimento ormai sembra essersi "rotto".
Icardi senza dubbio è sempre stato trattato "come una prima donna", coccolato e viziato dalla società, società che li diede quella fascia per permetterli di restare all'Inter e rifiutare offerte dalle big d'Europa.
A Mauro è stato concesso molto e perdonato tutto, ma con il codice Marotta che vige in società, sembrano ormai essere finiti quei tempi, certe questioni non dovranno più accadere in futuro: è questa la parola d'ordine dell'ad Beppe Marotta.

Se si vuole davvero tornare a vincere, c'è bisogno che i giocatori smettano di pensare ai loro interessi personali e cominciassero quindi  a pensare solo al bene dell'Inter, ricordando che c'è un posto in Champions da conquistare (attualmente il club è al 4 posto) e un' Europa League da giocare (domani l'andata degli ottavi a Francoforte contro l'Eintracht) e quindi ora non è proprio il momento giusto per pensare alla questione  rinnovi.
Con Suning al comando e Marotta dirigente "dal pugno di ferro", forse si è tornati a essere una società seria, una società che non si fa impaurire da nessun calciatore e soprattutto dirigenti che sanno che prima di tutto dev'esserci il rispetto per questa tifoseria che ogni anno è sempre presente allo stadio, nonostante tutto ciò che circonda l'ambiente.

In passato la squadra ha dovuto lasciar andare altri attaccanti che tutti noi ricorderemo come Ronaldo, Martins, Ibrahimovic, Crespo, Cruz, Adriano, Recoba, Eto'o, Milito, Vieri, Rummenigge  e tanti altri, quindi sicuramente il club sarà pronto anche a questo addio, da capire per quale destinazione: Liga, Premier League oppure a un club italiano come Napoli o Juventus (si vocifera di uno scambio con Paulo Dybala).

Il bene dell'Inter davanti a tutto, per la storia di questo club e per questi tifosi.