Il nomignolo di Pazza Inter si addice anche quest'anno alla squadra nerazzurra, in quanto è incredibile ciò che è accaduto in questi ultimi mesi: il sorpasso da parte del Milan (i rossoneri a dicembre erano a -8 e ora sono a +1), il caso Mauro Icardi e il futuro di Luciano Spalletti tornato di nuovo in discussione dopo il clamoroso K.O.  per 2-1 contro il Cagliari venerdì 1 marzo.

Il caso Icardi comunque va in un modo o nell'altro risolto, poichè non è possibile che un attaccante da più di 20 gol a stagione stia fuori, decida di non giocare e di non sentire nessuna offerta di rinnovo, spinto anche dalla moglie Wanda Nara che a Tiki Taka continua a giurare amore eterno all'Inter, ma i fatti al momento dimostrano il contrario, complici anche le "frecciatine" che Wanda e Mauro mandano alla società, ai compagni del giocatore e al suo allenatore che in questo momento (tra le tante cose che ha in testa), deve pensare a salvare la propria panchina, panchina che al 99% la prossima stagione farà sedere un altro al suo posto.

Ma chi sarà? Sfida tra due nomi: Antonio Conte e Massimiliano Allegri, quest'ultimo alla caccia dell' ottavo scudetto di fila per la sua Juventus e a quella Champions League che sembra poter continuare a essere una maledizione.
Per l'ex Milan si prospetta un futuro anche o in Liga o in Premeir League, ma occhio al "corteggiamento" dell'amministratore delegato nerazzurro Giuseppe Marotta, che conoscendolo fin dai tempi di Torino  non ha mai nascosto la sua stima per l'allenatore livornese.
Anche Conte certo è stimato da Marotta e dalla Suning, desiderosa di tornare a far vincere l'Inter e "rompere" l'egemonia della Juve, da anni vincitrice senza mai "ombre di dubbio" di Scudetti, Supercoppe Italiane, Coppe Italie e due volte in finale di Champions con l'attuale tecnico.
Già due anni fa ci fu un flirt del gruppo Suning verso l'ex ct della Nazionale, ma poi si andò su Spalletti che comunque (tra alti e bassi), l'anno scorso conquistò un posto in Champions League.
Ma come disse Marotta al suo arrivo all'Inter lo scorso dicembre, bisogna tornare a vincere e serve un "sergente di ferro", uno tosto, uno che ti sgrida anche per un passaggio sbagliato, uno appunto come Antonio Conte, ex bandiera bianconera ma comunque sempre un professionista: dove va  fa sempre bene, porta entusiasmo, grinta e "fame" di vittorie.

Ma Josè Mourinho? Già, lo Special One (ora libero dopo l'esonero col Manchester United) e sempre con la sua frase "un giorno tornerò all'Inter" che fa sognare i tifosi nostalgici per quell'uomo che ha riportato quella Coppa dalle grandi orecchie che ai nerazzurri mancava da ben 45 anni, che in conferenza pre e post-partita difendeva sempre la sua squadra contro tutto e tutti.

Ma è un ritorno fattibile? Di solito, è sempre un rischio  tornare dove si è vinto tanto (ricordiamo Carlo Ancelotti che tempo fa rifiutò di tornare al Milan), ma se la Suning approvasse, Josè tornerebbe anche a piedi, voglioso di vincere di nuovo con l'inter e di togliere lo scudetto alla Juve, che anche quest'anno (con l'arrivo dal Real Madrid di Cristiano Ronaldo) salvo clamorose sorprese ha già messo la parola FINE a questo campionato.

Come cantava Antonello Venditti "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", l'amore tra lo Special One e la Beneamata Inter forse presto potrebbe risbocciare.

Ma fino a quel giorno, sempre forza pazza Inter!!!