Ok, la maggior parte dei tifosi nerazzurri vuole che a fine stagione Luciano Spalletti vada via, poichè per vincere serve uno come Conte, Mourinho, Simeone e ci metto anche Allegri.

La scorsa stagione (e non va dimenticato affatto) il club di corso Vittorio Emanuele è tornato in Champions dopo annata di inferno e un po' di merito va dato all'allenatore nato a Certaldo che anche quest'anno (tra mille polemiche e il caso Icardi) sta ottenendo il risultato che la società li aveva chiesto.
Dalla sua, Spalletti avrebbe alcuni fedelissimi come Samir Handanovic, Matteo Politano e Radja Nainggolan (allenato da lui ai tempi di Roma) che vorrebbero appunto la conferma del loro mister anche per la stagione 2019/2020.

E, un altro dato che va a favore dell'allenatore nerazzurro è il suo passato in Russia, in 5 stagioni sulla panchina dello Zenit San Pietroburgo: una Coppa di Russia, una Supercoppa di Russia e due campionati, campionati vinti nel 2010 e nella stagione 2011/2012.
Sembra scontato vincere in Russia, ma comunque dopo l'addio di Spalletti al calcio russo il campionato lo vinse ad esempio lo Spartak Mosca di Massimo Carrera nella stagione 2016/2017; per far capire ai "sapientoni" che non lo vince ogni anno a "mani basse" lo Zenit quel campionato.

Spalletti ogni anno il suo obiettivo stagionale lo raggiunge, con o senza problemi fuori dal campo; anche alla sua ultima esperienza sulla panchina della Roma e col caso Totti da gestire, portò comunque il club giallorosso in Champions League.
L'arrivo lo scorso 8 dicembre all'Inter di Beppe Marotta non avrà fatto bene a Spalletti, poichè da quando è arrivato l'ex dirigente bianconero si è parlato di nuovo allenatore, con il nome di Antonio Conte che è tornato a fare ombra sul tecnico toscano.

Anche nella conferenza pre Frosinone-Inter, Saplletti non ha perso occasione per "lanciare le sue frecciatine" alla società e a Conte, del resto, lui è così: è un toscano grintoso, orgoglioso e se deve dire una cosa non chiede il permesso e la "sputa fuori", essendo magari a conoscenza delle conseguenze.
Certo, se fosse stato per i tifosi, avrebbero cacciato il tecnico dopo l'uscita in un girone di ferro di Champions con Tottenham e Barcellona, ma per fortuna le società non ascoltano i tifosi che d'accordo devono essere sentiti e rispettati, ma ciò non vuol dire che ogni anno si debba cambiare allenatore perchè magari è brutto o antipatico.

Suning non è sciocca e sa che spenderebbe quasi 60 milioni tra l'esonero di Spalletti (forte del contratto col club fino al 2021) e l'ingaggio di Antonio Conte e il suo staff.

E se al tecnico nato a Certaldo li venisse data un'altra chance e li fossero comprati giocatori all'altezza? Se così fosse, magari l'Inter non uscirà al girone di Champions, magari potrebbe puntare a vincere la Coppa Italia e forse (ma non so quanto) potrebbe  provare a togliere alla Juventus il dominio in Serie A che dura da ben 8 (e dico 8) lunghissimi anni.