Premessa doverosa a questo articolo: io non ho verità da elargire ma solo dubbi e opinioni che voglio condividere (con qualche preferenza).
Mi piacerebbe sentire il vostro punto di vista e confrontarmi su un tema a così largo respiro con chiunque voglia contribuire a questa discussione, perché darmi al soliloquio mi sembra un'inutile prova di onanismo.
Inoltre mi sono rotto del calciomercato di gennaio!

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

Dopo la debacle dell'Italia con la Svezia e il mancato approdo alla Coppa del Mondo l'opinione pubblica per una volta inizia a rendersi conto dello stato disastroso in cui versa il calcio italiano. Lo stato delle cose è così da almeno vent'anni, ma non fa niente, la crisi è passeggera e basta una toppa qua e là per risolvere la situazione. Così, chiunque inizia a dire la sua e spesso lo fa con ignoranza e populismo, com'è tradizione del "Bar Italia". Si discute, si litiga, ma poi tutto passa di fronte a un bicchiere di amaro. Caressa ci sguazza.

Iniziano le mosse politiche e il tentativo di sondare l'elettorato nelle componenti che formano la FIGC. Tavecchio all'inizio non si rassegna ma grazie al cielo nessuno lo prende in considerazione. Scopriremo solo successivamente che questo è dovuto al mantenimento delle apparenze tantoché verrà candidato l'uomo di fiducia del Grande Tav con un'operazione politica da manuale che trae forza dall'ennesima legge elettorale senza senso attua a mantenere lo status quo. Il calcio si conferma ancora una volta specchio di questa società di italiani corrotti, umorali e arrivisti. Ma anche qui non fa niente, andiamo avanti.

Il primo candidato è Tommasi, uomo di calcio che lavora per il calcio. Votato dall'Aic riceverà il probabile consenso degli arbitri e forse degli allenatori. Uomo dai saldi principi (che siano condivisibili o meno) e disposto a dire le cose come stanno senza rifugiarsi in numeri o perifrasi così larghe da narcotizzare chi lo ascolta. Da buon sindacalista è sempre stato "contro" e oltre alla buona volontà non posso citare nessun altro risultato concreto. Se ne avrà l'occasione vedremo cosa sarà in grado di fare.

Successivamente viene eletto all'unanimità dalla Lega Pro Gravina. Ex presidente di club in Lega Pro (allora serie C) e Serie B, negli ultimi anni prima delegato dell'U21 durante le manifestazioni più importanti e poi presidente della stessa Lega Pro ai danni di Macalli, purosague della Scuderia Lotito (da qui in poi bonariamente soprannominato Creedy per la somiglianza con il personaggio di V per Vendetta). Lui è un dirigente scafato ed è stato il primo rappresentante della FIGC ad aprire alle seconde squadre. Ha anche riorganizzato il calcio della Lega Pro ma non è riuscito ad evitare i numerosi fallimenti degli ultimi anni nonostante le disposizioni prese.

Ultimo (ma non per importanza) è stato candidato il rappresentante della Lega Nazionale Dilettanti: Sibilia. Successore designato del Grande Tav riceve l'attestato di fiducia del nostro Creedy, pronto già a sporcarsi le mani per lui. Sibilia è un senatore di Forza Italia che gioca la sua partita interamente sui numeri. Sa che ha buona parte dei voti necessari a essere eletto (la LND) e alleati potenti alle sue spalle e non ha interesse a candidarsi senza concrete possibilità di vittoria (facciamo pure certe) per non perdere inutilmente la sua poltrona al senato o vedersi ridimensionato all'interno del proprio partito.

In tutto ciò Creedy prova a prendere direttamente il potere (ma non solo, come vedremo poi) e a farsi candidare dalle Leghe di A e B. Solo l'ostracismo del Benevento all'ultimo minuto ribalta le certezze del nostro uomo che ancora una volta si "limiterà" a tirare le fila da dietro le quinte ma un risultato lo ha comunque ottenuto con questa azione.

AD OGGI

Riepiloghiamo:

  • Tommasi può contare su circa il 20% dell'Aic e il 2% degli arbitri. Forse potrebbe ottenere di più con il consenso degli allenatori (10%).
  • Gravina parte dal 17% della Lega Pro ed è il preferito dei grandi club che avversano Lotito in A e B (diciamo l'8,5%).
  • Sibilia ha il 34% grazie alla LND e circa l'8,5% del suo fidato Creedy.

La situazione sembra di totale ingovernabilità e il 10% degli allenatori fa gola a tutti con Ulivieri che indica Tommasi ma al tempo stesso propone Marani. Sembra comunque che il loro 10% andrà all'ex-romanista ma mai dire mai.

PROSPETTIVE

Creedy ha reso manifesti i suoi voti non solo a Sibilia ma anche a Tommasi e Gravina che vedono ridursi l'elettorato su cui speravano di poter puntare. La mossa del presidente della Lazio ha reso manifesto il grande seguito di cui ancora gode e da appestato in grado di rovinare l'immagine di chi appoggerà diventa per l'ennesima volta il Grande Elettore da tenersi stretti in barba a qualsiasi dignità (un po' come Salvini). Ma vabbè, fa niente.

Tommasi continua con la sua linea dura e non sembra disposto ad allearsi con nessuno, sperando nell'appoggio di altri.
Gli altri però non guardano al sindacalista ma a Gravina che ha l'appoggio incondizionato degli oppositori di Creedy.
In tutto ciò Gravina stesso apre a possibili alleanze con tutti. Con Sibilia, a patto che però Creedy venga ridimensionato, e con Tommasi, se questi si ritirerà dalla corsa. L'apertura di Gravina è probabilmente il capolavoro politico di Lotito che ha messo pressione al presidente della Lega Pro, tantoché ora si vede depauperato di voti e con un interlocutore difficilmente poco propenso al compromesso come Tommasi.
D'altro canto l'alleanza con Sibilia sembrerebbe improponibile. Il Senatore di Forza Italia ad oggi non ha uno straccio di programma e oltre a sciorinare i suoi numeri e le sue belle parole qua e là non sembra propenso a cambiare realmente qualcosa. Strizza l'occhio alla Lega Pro nella creazione di un campionato Semi-Professionistico ma non propone la creazione delle seconde squadre e la riforma delle percentuali dei voti in FIGC (mica è scemo). Nel contempo valorizzerà il calcio femminile. Come non lo ha detto ma fa niente.
Di sicuro il programma di Gravina è più vicino a Tommasi ma resta da capire chi dei due sarebbe disposto a fare un passo indietro. Se non sarà Tommasi a farlo probabilmente l'equilibrio dei voti in A e B potrebbe venire alterato a vantaggio di Creedy, in fondo Tommasi (come tutti gli ex-calciatori) non è ben visto dall'establishment del calcio italiano.

In tutto ciò si inserisce la politica e il CONI. Forza Italia cerca di fare uno sgarbo a Lotti, uomo di fiducia di Renzi, mentre Malagò tifa per l'ingovernabilità e il commissariamento.

Ad oggi è tutto in divenire e ci sarà tempo per possibili alleanze e colpi alla schiena. Anche ipotizzando un appoggio di Tommasi a Gravina avremmo due fazioni con circa il 57,5% e il 42,5%, una situazione osmotica in cui si tenterà in ogni modo di essere dalla parte del vincitore e con la probabilità di vedere realizzati i desideri di Malagò, per l'ennesimo fallimento del calcio italiano.

Ma fa niente. L'importante è averci provato.