La notizia riportata ieri sull'apertura della Lega alle squadre di serie B è di quelle importanti per il futuro del calcio italiano, in negativo e in positivo. torno dunque a parlare di questo argomento che mi sta a cuore e che avevo già trattato più di una settimana fa, più precisamente a questo link: http://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/squadre-b-e-calcio-italiano-1 La proposta di attuazione delle squadre B è ancora a un livello embrionale. Alla proposta del presidente di Lega Pro, Gabriele Gravina, per ora si è soltanto riscontrato il gradimento di 18 club di serie A su 20, ben lontano dall'attuazione di un progetto, ma un primo passo fondamentale alla sua realizzazione. Quello che sarà il vero terreno di scontro della riforma saranno le modalità in cui le squadre B andranno inserite in Lega Pro. I problemi sono diversi e i compromessi saranno necessari se si vorrà far partire il progetto delle seconde squadre dall'estate del 2017 (non ci sono i tempi tecnici perché sia in funzione già quest'anno). Tra questi possiamo immaginare: 1) Le squadre B non potranno né retrocedere né essere promosse. La proposta di Gravina sembra basarsi sia sulla permanenza delle squadre B in Lega Pro per motivi economici, sia sul non danneggiare le squadre di Lega Pro che ambiscono alla promozione. Inoltre potrebbe anche essere vista come una concessione a Lotito e i suoi sodali che spingono per le multiproprietà. A tal riguardo Albertini (che insieme a Tommasi, Juve, Roma e altre squadre è il maggior sostenitore delle squadre B) ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport: "Il progetto deve essere formativo e non si può prescindere dalla classifica, le seconde squadre dovrebbero avere gli stessi diritti sportivi delle altre, con promozioni e retrocessioni, escluso ovviamente che si trovino due squadre nella stessa categoria. Dico no anche ai passaggi tra una squadra e quella riserve se non in apposite finestre" Ulteriori opposizioni alla proposta di Albertini verranno sicuramente mosse dalla Serie B, difatti mentre in Lega Pro si tratterebbe soltanto di aggiungere le seconde squadre a quelle già presenti, in Serie B andrebbero a sostituirle. Questo ci porta al secondo punto di discussione. 2) Numero di squadre B ammesse in Lega Pro. Benché 18 club su 20 si sono detti d'accordo all'attuazione della proposta di Gravina, solo 8 vorrebbero aderire al progetto (le grandi e alcuni club interessati al vivaio come l'Atalanta). Il problema è che Gravina ha messo a disposizione, al momento, soltanto 6 posti (fonte La Gazzetta dello Sport), bisognerà vedere chi resterà fuori. 3) Restrizioni agli extracomunitari. Gravina nella sua proposta alle squadre B ha applicato loro le regole di restrizione della Lega Pro, cioè: "Capitolo stranieri: sì ai giocatori comunitari, no ai giocatori extracomunitari che in Lega Pro non possono giocare". Considerando che le squadre B non andrebbero a sostituirsi alle squadre primavera, ma che sarebbero solo un laboratorio di esperienza per i giocatori che non possono più giocare nelle giovanili e che fungerebbe da "parcheggio" per i giocatori non arruolabili in prima squadra, questo punto potrebbe essere particolarmente sentito dai grandi club di Serie A che sempre più spesso investono in giocatori extracomunitari. Ultimo punto da tenere conto è la rivoluzione che subirà il campionato primavera, il quale non sarà più suddiviso in maniera territoriale ma si dividerà in due categorie con un sistema di promozione e retrocessione e che vedrà parteciparvi le squadre di Serie A e B, per un totale di 42 squadre iscritte in base al ranking delle ultime stagioni. Le impressioni rimangono comunque positive a giudicare dalle parole rilasciate da Marotta a Tuttosport: "In queste formazioni troverebbero la loro collocazione più giusta quei giovani che non possono più giocare nel campionato Primavera: così potrebbero continuare ad allenarsi con la prima squadra e allo stesso tempo partecipare ad un campionato di Lega Pro. Un'osmosi a tutto vantaggio degli atleti e degli stessi club". Un primo timido passo è stato fatto, troppo informale per essere vincolante ma comunque indicativo di un movimento calcistico che cerca di far qualcosa per poter tornare in salute (se sarà un bene o un male è ancora tutto da vedere). Voi cosa ne pensate?